venerdì, 26 Aprile 2024

“Sapete come si sente un ragazzo autistico? Come se fosse su una giostra che gira velocissima e ha tanti stimoli, tutti insieme. Voci che rimbombano, gesti di chi gli sta di fronte… deve gestire cento cose tutte insieme”.

Così Cinzia Vozza, mamma di Marco D’Aniello, ragazzo autistico di Taranto diventato campione di nuoto, ha spiegato agli studenti della scuola media dell’Istituto comprensivo Fermi di Matera quale può essere la percezione della quotidianità di una persona autistica. Lo ha fatto nel corso della presentazione del libro Il mio tuffo nei sogni. Marco D’Aniello, una storia di sport e amicizia (Altrimedia Edizioni, prefazione di Mara Venier, il volume lo scorso settembre ha ottenuto in Campidoglio il riconoscimento “Roma premia la Cultura sociale 2022”) della giornalista Rossella Montemurro. La dirigente scolastica Isabella Abbatino e la professoressa Flora Manicone in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre, per sensibilizzare i più piccoli su tale tematica, hanno fortemente voluto questo incontro che ha coinvolto Marco, l’autrice e la direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni, Gabriella Lanzillotta. Accoglienza lo slogan della mattinata, come ha sottolineato la professoressa Manicone nei saluti iniziali.

Marco, da bambino speciale a campione di nuot0 (lo scorso fine settimana, per lui, en plein di medaglie ai Campionati assoluti FINP che si sono svolti a Fabriano), si fa spazio nel mondo tra fragilità e forza, difficoltà e soddisfazioni. Grazie all’amore della sua famiglia ha incanalato nello sport quell’energia ridondante che è uno dei sintomi dell’autismo. È salito sul gradino più alto del podio ed è diventato un portatore sano di felicità che dispensa abbracci e sorrisi in linea con il suo hashtag rivoluzionario, #tristezzazero. Non solo, Marco sogna e scopre che a volte i desideri si realizzano.

Leggendo Il mio tuffo nei sogni entriamo in punta di piedi nella vita di Marco, un ragazzo che è stato vittima di bullismo e di una società non sempre disposta a integrare i più fragili. Con l’amore dei suoi genitori, una fede incrollabile e una cerchia di persone eccezionali – in primis gli insegnanti e il team di professionisti che lo segue nello sport – ha raggiunto traguardi importanti e ne raggiungerà presto altri.

Con la complicità della conduttrice più amata dagli italiani, Mara Venier – che ha anche firmato la prefazione – è riuscito a esaudire il desiderio di incontrare il suo mito, la persona che inconsapevolmente lo ha spinto a praticare il nuoto: l’attore Raoul Bova.

In conclusione, la dirigente scolastica Abbatino ha ricordato i versi del poeta Alfonso Gatto, quanto mai indicativi: “Cadrò, cadrò sempre fino all’ultimo giorno della mia vita, ma sognando di volare”.

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