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Sono le amiche che nessuno vorrebbe. Perché la loro è un’amicizia contorta, basata su sospetti, tradimenti, colpi bassi sferrati quando meno te lo aspetti. Di diversa estrazione sociale e caratteri agli antipodi, a legarle è un segreto che risale alla loro permanenza in collegio. È qualcosa che le unisce e le vincola. Per sempre.
Le bugiarde (Piemme, le traduzione, impeccabile, è di Rachele Salerno), l’esordio di Rebecca Reid, è intrigante, cattura il lettore fin dalle primissime pagine con la scena di un funerale (solo nelle ultmissime pagine sarà svelato di chi). Poi, è un alternarsi di passato e presente raccontato, a turno, da Georgia, Nancy e Lila.
Georgia vive in una casa immensa – di quelle che si ammirano sulle riviste di architettura – con Charlie, suo marito. Una vita, la loro, invidiabile se non fosse che, dietro la patina di benessere si celi un vuoto immenso, la mancanza di un figlio e la sua ricerca affannosa. Lei, di strada, ne ha fatta davvero tanto: con una famiglia non benestante alle spalle, ha seguito i consigli – e le imposizioni – dei genitori pur di ottenere voti sufficienti per entrare a Oxford.
Lila, invece, sposata con Roo, è madre ma rimpiange quel che era prima. Sempre più sola e in crisi, refrattaria nel chiedere aiuto per non mostrarsi vulnerabili nei confronti delle amiche, trova conforto nell’alcol. Giovanissima, si è vista portar via il padre da una ragazza quasi coetanea e l’uomo, che pendeva dalle labbra di questa donna, ha esaudito e anticipato ogni suo desiderio materiale, senza però darle un autentico affetto. Un aborto recente l’ha fatta piombare in un profondo stato depressivo.
Nancy, protagonista assoluta degli articoli dei suoi genitori che esaltavano la figlia sui generis, abituata a primeggiare in tutto, educata in modo liberale e anticonformista, ha sempre vissuto nella bambagia. È fidanzata con Brett, un ragazzo-trofeo di sei anni più piccolo, vive a Boston e non ha esitato a tornare a Londra per mostrare la sua nuova conquista – e far morire d’invidia Lila e Georgia.
Taglienti, critiche, borderline: le tre “amiche” in realtà si detestano e sono continuamente a caccia dei punti deboli delle altre: “E’ così che vivono le persone normali? Passano il tempo a individuare gli insulti nascosti in ogni frase pronunciata dai loro amici? Probabilmente no. Ma loro non erano amiche normali”.
La Reid riesce sempre a tenere alte sia l’attenzione sia la curiosità del lettore, dosando suspense e colpi di scena, proprio come nei romanzi di Paula Hawkins – l’editore è lo stesso, Le bugiarde è stato acquistato per una cifra vertiginosa ed è entrato nelle classifiche inglesi appena pubblicato – e Fiona Barton.
Le loro voci si alternano in una trama in crescendo: è quando una di loro minaccerà di rivelare quel segreto che le unisce che la loro strana amicizia prenderà una piega inaspettata.
Le bugiarde è stato definito, a ragione, il thriller psicologico dell’estate 2019.
L’autrice è una giornalista freelance inglese. Scrive per The Telegraph, Metro ed Evening Standard, e lavora molto anche su radio e tv.
Rossella Montemurro
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