venerdì, 26 Aprile 2024

Immaginate di avere la possibilità di conoscere quanto sarà lunga la vostra vita. Cosa fareste, accettereste di saperlo o preferireste evitare?

Il filo della tua storia (Longanesi, traduzione di Katia Bagnoli) di Nikki Erlick prende spunto proprio da questa riflessione – piuttosto inquietante.

In un mattino di marzo tutte le persone che hanno compiuto ventidue anni ricevono una scatola in mogano. All’interno, sotto una tela sottile, è custodito un filo che “contiene la misura della tua vita”. Panico, incredulità, sconcerto. Questo strano fenomeno (impossibile sapere chi abbia recapitato le scatole perché le immagini delle telecamere di sorveglianza, quando presenti, risultano offuscate in quegli istanti) diventa un caso internazionale, oggetto di studio da parte degli scienziati che dopo accurate verifiche annunciano che non si tratta di uno scherzo, anzi mettono a punto un programma che ha un’approssimazione di due anni sulle aspettative di vita. Sembra davvero che le persone alle quali è stato dato un filo più corto muoiano. Tra i malati, a parità di diagnosi chi ha il filo più lungo non va incontro a una morte imminente. In una coppia di sposi che ha tentato il suicidio è sopravvissuto solo il marito, che possedeva il filo più lungo. Ma non tutti se la sentono di aprire la scatola e, chi sceglie di ignorarla si accorge della potenza di un’onda emotiva che ha ormai ha stravolto le esistenze di milioni di persone. Di otto, in particolare, i destini sono inestricabilmente intrecciati: una coppia che pensava di avere tempo, un medico che è certo di non averne, amici di penna che diventano pian piano qualcosa di più, commilitoni pronti a tutto pur di contrastare un sistema ingiusto e un politico senza scrupoli che non esita a sfruttare la paura degli elettori a proprio vantaggio.

Il mondo si divide tra chi ha il filo lungo e chi, invece, corto. Lo scontro è inevitabile: da un lato chi ha tempo e può investire nel futuro, dall’altro chi non ne ha e deve fare i conti con una fine prossima. E, nel mezzo, chi preferisce non sapere e sceglie di non aprire quella scatola.
Il filo della tua storia, subito ai primi posti della classifica del New York Times, è un racconto di famiglia e amicizia, un romanzo commovente e illuminante sul tempo che abbiamo e su come scegliamo di usarlo: un inno a vivere la vita ogni giorno che resta.

La Erlick fa leva su un argomento che non lascia indifferenti, suscitando interrogativi, spingendo anche a riformulare aspettative, desideri, liste di priorità. Intrecciando le voci degli otto protagonisti in capitoli brevi che alternano ansie e speranze, l’autrice ha affrontato con garbo un argomento controverso e affascinante. Le quattrocento pagine si leggono d’un fiato, con uno stato d’animo inevitabilmente partecipe verso i destini di uomini e donne alle prese con le misteriose scatole.

Nikki Erlick si è laureata a Harvard con lode e ha ottenuto un master alla Columbia University. Come ghost writer ha lavorato con ceo e accademici, e come reporter di viaggi ha pubblicato numerosi articoli su testate quali Newsweek, Cosmopolitan e Harper’s Bazaar.

Rossella Montemurro

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