Quando ero bambino mi impressionò molto l’espressione di un vecchietto: “Figlio mio, rapida passa la vita più di quanto rapida non batta l’ala di una mosca”. E l’altro giorno mi venne in mente questa riflessione, perchè vidi un vecchietto solo, che si poggiava ad un...
L’amore, declinato in tutte le sue forme: quello che nasce, il colpo di fulmine, quello che ormai non c’è più, quello rancoroso, quello davvero impossibile. Sono tutte storie d’amore, tra sfumature più o meno rosa, le storie che si alternano nei pressi del Palazzo degli Sposi, location di Dvino Amore (Einaudi) di Stefania Bertola, per anni una famosa agenzia di wedding planning torinese, adesso sulla via del tramonto a causa di una concorrenza spietata e di richieste sempre più difficili da soddisfare. Perché, nel terzo millennio, ormai il matrimonio è un evento a tema per il quale sono indispensabili ambientazioni insolite (tipo improbabili tuffi nel passato, ad esempio nella Rivoluzione francese) e pazienza se i protagonisti non sempre siano all’altezza del ruolo (come la sposa che ha scelto la danza come tema delle nozze – il vestito dovrà ispirarsi a un tutù – pur essendo sovrappeso…). Non solo, ciascun matrimonio deve essere accompagnato da uno story telling (la Storia di noi due), perché solo così ci si può distinguere. Per Lucia, la proprietaria, purtroppo è un momento difficile e non può far altro che annunciate alla sue collaboratrici – Gemma, Stella e Carolina – che, per andare avanti con il Palazzo degli Sposi – generoso regalo di Tony Cosenza, calciatore e playboy ex di Lucia – una strada ci sarebbe ma non è proprio legale…
Tra future spose taglie forti, nozze arcobaleno e coppie decisamente in crisi a un passo dal sì, l’amore aleggia anche tra chi nel Palazzo dai colori pastello lavora. Gemma è stata appena lasciata dal fidanzato eppure vive quella che in un altro momento sarebbe stata una tragedia come una liberazione: adesso è può finalmente mettersi in cerca del misterioso ragazzo intravisto una sola volta a Fiumicino, convinta che sia il suo uomo – pur non sapendo nulla di lui. E poi c’è Stella, in attesa del Divino Amore e Carolina che in attesa lo è davvero e deve guardarsi le spalle per le strane manovre della suocera.
Infine, ci sono due clienti tra le più esigenti, le sorelle Corbani, Maria Elisabetta, premiata autrice di La vera storia di Vera Storia, e Maria Vittoria, appassionata di tragedie greche.
Donne, tutte, dalla personalità forte e dalle mille risorse che si districano in mezzo a un fiume di richieste impossibili (abiti, confetti, bomboniere, foto, fiori, pranzi…) ma assolutamente da soddisfare.
L’autrice regala un romanzo fresco, divertente, sbarazzino che se da un lato prende un po’ in giro il mondo dei wedding planners, dall’altro invita a sperare nella magia dell’amore. Nonostante tutto.
Stefania Bertola (Torino 1952) ha pubblicato: Luna di Luxor(Longanesi 1989), Se mi lasci fa male(Sperling & Kupfer 1997, Salani 2007, Tea 2009), Ne parliamo a cena (Salani 1999, Tea 2005), Aspirapolvere di stelle (Salani 2002, Tea 2004 e 2006), Biscotti e sospetti (Salani 2004, Tea 2006), A neve ferma (Salani 2006, Tea 2008), La soavissima discordia dell’amore (Salani 2009).
Per Einaudi ha pubblicato anche Il primo miracolo di George Harrison (2010), Romanzo rosa (2012), Ragazze mancine(2013 e 2014), Ragione & sentimento(2017 e 2018).
Per Einaudi ha pubblicato anche Il primo miracolo di George Harrison (2010), Romanzo rosa (2012), Ragazze mancine(2013 e 2014), Ragione & sentimento(2017 e 2018).
È inoltre traduttrice, sceneggiatrice e autrice radiofonica.
Rossella Montemurro
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