mercoledì, 8 Maggio 2024

Sono passati trent’anni e, nel frattempo, lui è diventato il Philip Roth italiano, dalla definizione di Antonio D’Orrico o, secondo Giovanni Pacchiano, “il nostro piccolo Chandler”. Nel 1998 Gaetano Cappelli ha esordito con Floppy disk (Marsilio), la storia di un ragazzo (non conosciamo il suo nome né l’età) che, svagato e nullafacente, si ritrova invischiato in un’avventura terribile. Una spy story con tanto di trafficanti d’armi che ha il fulcro nella resistenza che il protagonista oppone al destino d’avventura e nel suo progressivo arrendersi senza difesa alla logica dell’intrigo e alle sue leggi violente e sanguinarie. Come ha scritto Carmen Covito “Cappelli infila un ragazzo qualunque nelle trame micidiali di spioni bulgari trafficanti d’armi e affascinanti vamp capace di dividersi tra materasso e computer”.
Così come vive questa situazione accompagnato da una sorta di inerzia, a scuoterlo – e ad accendere violentemente la sua fantasia – è Lisa Welmer una donna vestita di una tunica verde pallido, con gli occhi verdi e i riflessi rossi nei capelli.
Floppy Diskè la riedizione di un libro cult, un viaggio a ritroso negli anni Ottanta tra computer (oggi) obsoleti, senza internet o cd con l’unico supporto estero dato, appunto dai floppy.
Giovanni Pacchiano ha dichiarato: “Mi chiedevo come fosse possibile che un giovanotto agli esordi avesse scritto quello che già da allora mi sembrava un capolavoro, e che rivelava un enorme talento e una profonda cultura alle spalle. Fui fanatico di Floppy disk da subito, e tuttora, dopo infinite riletture (è uno dei libri del mio cuore) lo ritengo il miglior romanzo in assoluto uscito negli ultimi vent’anni del Novecento. Ormai è diventato un classico, e, introvabile, è più che doveroso riportarlo alla luce”.
Il ritmo di questa storia è quello sfrenato e vivace, proprio di un autore estroso che, nel corso degli anni ha spesso omaggiato nei suoi romanzi la sua regione, la Basilicata.
Gaetano Cappelli, potentino, ha pubblicato tre raccolte di racconti e una quindicina di romanzi, tra cui Parenti lontani e La vedova, il Santo e il segreto del Pacchero estremo che gli sono valsi, rispettivamente, il Premio Internazionale John Fante e il Premio Hemingway. Grazie a Storia controversa dell’inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo è divenuto Chevalier de la Confrérie du Tastevin di Borgogna. Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo (Marsilio 2016) è il suo ultimo romanzo. Nel 2017, per Sonzogno, ha pubblicato i suoi pezzi di costume in Quanto sei cool. Piccola guida ai capricci del gusto.
Rossella Montemurro
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