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Se c’è una cosa che proprio non manca al cantautore Giuseppe Povia è la spontaneità e lui, con spontaneità, promuovendo il suo disco autorpodotto, “Imperfetto”, in uscita a breve, annuncia che insieme alle undici tracce ci saranno anche le basi per poter cantare le canzoni senza ricorrere a YouTube: “Le potrete cantare in una serata in cui siete particolarmente ispirati o brilli – spiega – perché per cantare le canzoni di Povia bisogna essere o intelligenti o ubriachi”.”
Oltre alla copertina, le foto, i testi come fosse un cd e una videodedica personalizzata.
Non sarà un cd ma una chiavetta usb coi brani formato wav 24bit (quindi qualitativamente più alta di un cd, che è a 16bit) ad arrivare a quanti prenoteranno “Imperfetto” – è possibile farlo inviando una mail all’indirizzo giuseppepovia@vodafone.it.
Il cantautore sarà affiancato per la distribuzione e la promozione sulla stampa da Marzia Boni.
Ci saranno 11 brani: Italia ciao, Fanculo il debito, Tutto cambierà, Brutto sogno, Non so cos’è l’amore, Dito medio, 2011, Torneremo Italia, Come Dio, Immigrazìa e Cameriere.
Secondo il cantautore sono cinque i motivi per cui si dovrebbe prenotare “Imperfetto”: “È bellissimo e imperfetto come il mondo. – conclude – La maggior parte dei temi trattati, non li tratta nessuno in musica. È un disco libero da vincoli discografici e manageriali. Non vi impoverite voi e non mi arricchisco io, ma almeno mi aiutate a continuare a pensare in musica. È un disco pop, realista, positivo, orecchiabile, coraggioso, che vi farà sorridere, pensare, sognare, incazzare e sentire differenti dalla massa grassa”.
“Imperfetto” giunge a conclusione di una stagione difficile, con un tour annullato (che sarebbe stato targato anche per quest’anno dalla montalbanese “Italia Eventi” di Beppe Passarella e Ugo Valicenti) e prospettive ancora incerte: “È un disco importante fatto in un periodo particolare della nostra vita. Un periodo per me bruttissimo da una parte, perchè mi ha lasciato a piedi senza lavoro, nessun guadagno, nulla. Dall’altra parte ho riscoperto la voglia di arrangiarmi le canzoni da solo, ad ogni ora, come, dove e quando voglio, mettendo in discussione quello che in un primo momento mi piace e poi non mi piace più. Senza dipendere da nessuno e decidendo ogni suono e dettaglio”.
Rossella Montemurro