venerdì, 26 Aprile 2024

Questa mattina la Polizia di Stato ha tratto in
arresto cinque persone, tra cui il Comandante della Polizia Locale del Comune
di Tursi, 64enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare disposta dal
Gip del Tribunale di Matera Angela Rosa Nettis. I reati contestati sono, a
vario titolo, corruzione,
induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa.

L’attività investigativa, svolta congiuntamente dalla
Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Policoro, è stata illustrata in
una conferenza stampa tenuta stamattina in Questura dal Procuratore Capo della
Repubblica di Matera Dott. Pietro Argentino.

L’attività
è
nata dagli
sviluppi di un’altra indagine relativa all’incendio dell’autovettura di un
funzionario del Comune di Scanzano Jonico.

Incidentalmente
le intercettazioni telefoniche disposte dall’Autorità giudiziaria per la prima
indagine rivelavano un sistema di corruttela che vedeva coinvolto un
imprenditore calabrese e il Comandante della Polizia Locale di Tursi.

E’ emerso
così che un 46enne, titolare della Beta Professional Consulting Srl di Montalto
Uffugo (CS), che fornisce apparecchiature di rilevazione della velocità e
servizi di gestione delle contravvenzioni al Codice della Strada, avrebbe
versato un euro al Comandante della Polizia Locale di Tursi per ogni contravvenzione
elevata con le sue apparecchiature.

Il
Comandante aveva a sua volta contattato colleghi dei comuni vicini per
convincerli ad accettare l’“offerta” dell’imprenditore calabrese. La proposta
del Comandante di Tursi però non veniva raccolta dai suoi colleghi, anzi uno
dei Comandanti contattati, comprendendo che la proposta configurasse un reato,
decideva di registrare il contenuto della conversazione.

Le indagini
rivelavano inoltre un sistema di annullamento delle multe posto in essere dallo
stesso Comandante della Polizia Locale di Tursi che, attraverso il sistema
informatico di gestione delle contravvenzioni fornito dallo stesso
imprenditore, faceva risultare come pagate multe di fatto non pagate. In
compenso, il Comandante si faceva dare dai trasgressori una somma in danaro,
una sorta di “sconto” considerevole dell’importo della multa, o altra utilità,
tra cui la promessa di assunzione del futuro genero, un carico di legna.

Per il pagamento
delle “tangenti” e per l’illecito annullamento di verbali già elevati
l’imprenditore si avvaleva dei suoi collaboratori un 52enne e un 58enne, che le
versavano sul conto corrente intestato alla compagna 47enne del Comandante.

La
dettagliata informativa di reato conclusiva è stata pienamente condivisa
dall’Autorità giudiziaria. Il Gip Angela Rosa Nettis ha ravvisato a carico dei
suddetti cinque soggetti indagati una prognosi di pericolosità alla luce della
gravità dei fatti commessi e della sfrontatezza manifestata nella disinvolta
mercificazione e asservimento della funzione pubblica a interessi meramente
utilitaristici. Ha pertanto disposto la misura cautelare dell’arresto in
carcere per il Comandante della Polizia Locale di Tursi e dell’arresto ai
domiciliari per gli altri quattro indagati.
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