Lo sfondo della Storia d'Italia ripercorsa dalla Seconda Guerra Mondiale fino alla Liberazione in una vicenda familiare, privata, raccontata per la prima volta a un ragazzino, l'io narrante, in un improbabile viaggio a bordo di un carro funebre. Io ti porterei...
Il sindaco di Garaguso Francesco Auletta si è recato , nel giorno della ricorrenza della nascita di Rocco Scotellaro, al cimitero sulla sua tomba unendosi ad altri sindaci del comprensorio e alle Istituzioni Regionali. “ Ricordare oggi la figura di Rocco Scotellaro assume un valore importante per quell’esempio e dedizione alla vita politica attiva per la propria comunità ai tanti che si vogliono cimentare con l’essere amministratori. Sono certo che se Rocco Scotellaro fosse stato ancora vivo non avrebbe approvato quella disgregazione e mancanza di unità che oggi mettono in campo una politica di personalismi, seppur ideologicamente di pensiero opposto ai suoi avversari, il sindaco poeta contadino si è sempre battuto per garantire servizi e migliore qualità della vita per tutti. Nel racconto di alcuni anziani di Garaguso il ricordo di quando era lui a raggiungere tutti i paesi del comprensorio e le contrade per fare comizi, incontrare la gente, ascoltare le loro richieste per poi trasformarle in azioni pratiche. A mio avviso tra le più grandi eredità che oggi Rocco Scotellaro ci ha lasciato , oltre alla sua poesie e il suo saper essere un bravo amministratore , è il grande esempio di uomo umile tra la gente. Auspico che la manifestazione di oggi non sia soltanto un atto dovuto, ma che possa ridare a tutti noi sindaci lo stimolo a ripartire pensando ad un nuovo modo di fare politica, non più quella dei campanili, ma puntare sull’unione dei comuni, e di questo, invece sono certo che Rocco Scotellaro avrebbe approvato”.