venerdì, 26 Aprile 2024

Capita a volte di avere quella mezz’ora di anticipo, ma sei già uscito… E allora ti chiedi: “Che si fa?” 

Aspetto qui sotto leggendo sul telefonino qualche mail? Vedo una serie? Faccio un giro in macchina? 

Ma no! Il cielo è sereno; è mezzogiorno; l’aria è fresca e pungente… Parcheggio e faccio due passi in centro!

Non accadeva da tanto tempo: passeggiare senza una meta precisa, senza alcuna fretta, accendo un sigaro bianco stellato (qui pochi capiranno) e cammino, incrocio occhi e volti noti, mi fermo a chiacchierare, guardo distrattamente qualche vetrina.

Poi la mia attenzione è catturata da uno sguardo intenso, sotto gli occhiali da sole spunta un leggero e quasi imbarazzato sorriso e la sua manina che distratta ondeggia all’unisono con la mia: timido fugace e compiaciuto saluto, senza dire una parola…

Sento e non solo; non basta una barriera ad impedire un incontro, non basta: il tempo si ferma, si dilata, ed è tutto chiaro… 

Sento e non solo; non importa sapere come sta, importa vedere che sta bene, almeno così sembra, ma quella manina con quel sorriso… 

Ed è ancora una volta tutto chiaro…

La rana nello stagno sulla ninfea gracida alla luna, sa che non potrà mai raggiungerla, ma sta lì a guardarla e continua a gracidare

Valete

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