venerdì, 26 Aprile 2024

Ci sono quei momenti in cui la vita sembra accanirsi e non darti tregua, ci sono anche quei momenti in cui la vita sembra  prendersi una pausa, in cui tutto rallenta, in cui tutto viene magicamente ovattato dal lento,quasi ipnotizzante, ticchettio del pendolo a muro della nonna.

Tic tac tic tac tic tac, giorni sempre uguali… Sveglia, doccia, lavoro, solite discussioni, solite situazioni ormai incancrenite (e li nemmeno un medico crudele e decisionista potrebbe fare qualcosa), che si mangia, metamorfosi in taxi, cena, doccia, nanna….

Tic tac tic tac tic tac, e ripensi a quello che è stato, e ripensi a ciò che avrebbe potuto essere, e ripensi a ciò che hai avuto, raramente a ciò che hai dato.

Continui a dare, ma senza essere troppo scontato stavolta: sai, capita che la natura umana si abitui, si adatti alle circostanze mutevoli attorno a noi, di fatto siamo la specie che su questo pianeta ha dimostrato di saperlo fare meglio di tutte le altre; e sai, quando la natura si abitua si aspetta sempre che tu ci sia e quella volta in cui non ci sei rischi addirittura il processo per l’intenzione…

C’è soluzione? Non lo so, ma forse l’unica via è il non fermarsi continuando a camminare, passo dopo passo, osservando come cambia il contorno attorno a noi, magari anche senza una meta precisa.

Importa il viaggio non la meta!

Valete

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