venerdì, 26 Aprile 2024

“Ho rischiato la pelle
vivendo per strada anni interi. Come posso dire che sia una cosa del tutto
normale?
I sentimenti verso i miei
simili sono spesso di sincerità, pertanto sinceramente verso tutti provo quel
richiamo che mi farebbe avvicinare a loro nel caso avessero bisogno di me, per
cause o necessità improvvise. Anche se molti si sono allontanati quando ho
avuto bisogno, e ho taciuto il mio disagio a chi, invece, per amore avrebbe
sofferto se avesse saputo la verità che, volutamente e prudentemente, gli ho
nascosto.
In quanto uomo che cerca
Dio, rimetto in Lui la mia volontà perché possa trasferire verso tutti lo
spirito positivo di cui hanno bisogno. Anche se non lo sanno, anche se fingono
di non sapere (…)”.
“Dio e il cinema. Una
vita maledetta tra cielo e terra” (Ferrari editore) di Antonio G. D’Errico e
Donato Placido, è un progetto editoriale unico nel suo genere. Come scrive
nella prefazione Michela Zanarella, “Antonio G. D’Errico è uno scrittore
apprezzato, profondo scrutatore di esistenze artistiche. Con questo memoir ha
dato prova di grande sensibilità. Donato Placido ha aperto lo scrigno delle sue
emozioni, legate a un ambito familiare”.
L’attore e poeta Donato
Placido (fratello del noto Michele) racconta la sua parabola esistenziale, fatta
di celluloide, inchiostro e spiritualità, in un libro nato dal sodalizio
creativo con l’amico scrittore Antonio G. D’Errico. Il racconto si dipana sulla
scia di toccanti ricordi e riflessioni: dagli anni trascorsi in famiglia, in
Puglia, a quelli della formazione attoriale a Milano, per arrivare all’incontro
con il mondo del piccolo e grande schermo. E poi, il legame umano e artistico
con il fratello Michele, con attori e registi come Tinto Brass, Marco
Bellocchio, Riccardo Scamarcio, i retroscena inattesi sui set. E ancora, la
passione per la poesia, le scelte anticonvenzionali, le contraddizioni
apparentemente discordanti, i momenti bui, impressi nella memoria, trasformati
in luci della coscienza. Gli eventi privati si compenetrano così con quelli pubblici,
in un lucido amarcord, tra passato e presente, che a tratti ricorda un romanzo
intimista, a tratti un pamphlet di denuncia contro le ingiustizie, a tratti,
infine, Dio e il cinema si fanno rifugio taumaturgico di una vita maledetta tra
cielo e terra. Il volume è accompagnato dai testi introduttivi di Michela
Zanarella e Antonio Pascotto.
GLI
AUTORI
ANTONIO G. D’ERRICO
Antonio G. D’Errico,
scrittore, poeta e sceneggiatore, nasce a Monteverde e vive a Milano. Autore di
romanzi, come “Montalto. Fino all’ultimo respiro” (G. Laterza) e “Morte a
Milano” (Macchione Editore), ha vinto, tra gli altri, il Premio Pavese per ben
due volte. Nel 2011 lavora, con Eugenio Finardi, al libro “Spostare
l’orizzonte” (Rizzoli), seguito nel 2012 da “Segnali di distensione, incontri
con Marco Pannella” (A nordest). Nel 2015 scrive “Je sto vicino a te”,
biografia di Pino Daniele, scritta con Nello Daniele, fratello del cantautore
partenopeo (Mondadori). Nel 2019, insieme all’amico Donato Placido pubblica
“Dio e il cinema” (Ferrari Editore). È candidato al Premio Nobel per la
letteratura.
 
DONATO
PLACIDO        
Donato Placido, attore, scrittore e drammaturgo.
Fratello del noto Michele, ha lavorato in fiction televisive di successo come
Il “fauno di marmo”, “L’ultimo padrino”, “Romanzo criminale”. Nel mondo del
cinema ha recitato in diversi film, tra cui “Io, Caligola” di Tinto Brass,
“L’ora di religione” di Marco Bellocchio, “Il mattino ha l’oro in bocca” di
Francesco Patierno, “Tre giorni dopo” di Daniele Grassetti, “Ovunque sei”
diretto dal fratello Michele. Ha scritto e interpretato raccolte di poesie,
romanzi e testi per il teatro.
Rossella
Montemurro
 
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