giovedì, 2 Maggio 2024

Affrontare le rinunce, cambiare le abitudini, diventare bersaglio di critiche, andare incontro a un futuro incerto perché la quotidianità va cercata su altri presupposti. Decidere di mettere fine a una relazione talvolta può essere molto difficile e doloroso, a maggior ragione se la relazione ha i contorni di una dipendenza – è tutto destabilizzato, tutto sottosopra.
Vuoi mettere l’ansia di vivere aspettando una telefonata, un messaggio, un cenno? E gli equivoci che colorano di speranza anche le frasi insignificanti? Siamo brave, noi donne, a perderci nelle interpretazioni più assurde di frasi che davvero non vogliono dire niente eppure ci sembrano dichiarazioni d’amore.
C’è chi dice di volerti bene (HarperCollins) di Sara Gazzini è una commedia agrodolce che parla delle donne che amano troppo, delle illusioni nelle quali si perdono ragazze splendide, intelligenti ma che non esitano a buttarsi in relazioni sentimentali che sono veri e propri vicoli ciechi.
Protagoniste del romanzo della Gazzini che, con oltre 100.000 fan è una star del web, sono otto donne, otto perfette sconosciute che ogni giovedì d’ottobre si ritrovano in un seminterrato alla periferie di Firenze per confidarsi sotto la supervisione di una “love coach”, una psicologa con un master negli Stati Uniti e tanta esperienza. A lei si affidano le “Anonymous lovers” – le innamorate anonime, alla stregua degli alcolisti anonimi -, ragazze che hanno passato una selezione per partecipare all’avvio di un “centro sperimentale”. Ad accomunarle, la dipendenza verso uomini sbagliati, manipolatori, latin lover incalliti, narcisisti che continuano a far loro del male tenendole sulla corda, approfittando di momenti di debolezza o fragilità – una crisi coniugale, il bisogno di essere di nuovo apprezzate, l’esigenza di sentirsi donne e non solo mamme e mogli.
Il fil rouge sotteso alle “innamorate anonime” è il legame distorto con telefonini e social network. Sempre connesse, il loro umore cambia a seconda dei “mi piace” ricevuti su Facebook o dello stato dei messaggi su Whatsapp – da un like o una spunta blu può cambiare il corso della giornata, l’ottimismo può diventare pessimismo e viceversa.
Una lunga notte di confessioni tra pianti, risate, rimorsi cercherà di spezzare quelle catene che non permettono loro di ritrovare un po’ di serenità. A volte brusca, altre materna e comprensiva, la coach sarà il loro punto di riferimento – e un po’ anche il nostro.
C’è chi dice di volerti bene è una lettura gradevole e coinvolgente che ha il sapore dell’autenticità. Non è un caso se nel suo romanzo d’esordio Sara Gazzini porta i punti di vista che da anni esprime sulla sua pagina Facebook: un felice mix di risate, grandi verità e amarezze condivise sulle relazioni umane ai tempi dei social.
La Gazzini è nata a Firenze nel 1976. Lavora in banca, e ha molto seguito on line. Le sue pagine “La Gazza” su Facebook, Twitter e Instagram sono apprezzate: oltre 100.000 fan su Facebook, ogni suo post raggiunge oltre 2 milioni di visualizzazioni, 54.000 like e 18.000 condivisioni. Ha due figli, un cane, un gatto e un ex-marito. On line ovunque, a tratti anche nella vita, collabora con radio RDF 102.7, dove ha la sua striscia settimanale “Gazza ci cova”.
Rossella Montemurro
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