sabato, 18 Maggio 2024

“Ritornare qui è un viaggio nel tempo, mi sento come se fossi al terzo anno. Al “Pitagora” ho avuto insegnanti straordinari e sono adesso davanti a me”. Il ritorno, per un giorno, del campione di nuoto Marco D’Aniello nell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Pitagora” di Taranto è stato una festa grazie alla dirigente scolastica Nadia Bonucci, padrona di casa perfetta, che ha reso l’incontro con Marco un vero e proprio evento.  

Gremita la platea del Teatro “Emanuele Basile” dell’Istituto, studenti rapiti dalla forza di Marco, ragazzo autistico che, come ha ricordato la sua professoressa di sostegno, Maria Rosaria Salamino, durante il percorso scolastico ha dovuto fronteggiare rabbia, tristezza, sconforto ma anche tanto entusiasmo. Lo stesso entusiasmo che ha trasmesso ai suoi compagni, su tutti Giuseppe Amandonico, presente in mattinata: “Marco – ha detto – si è dimostrato un grandissimo amico in un momento particolare. Ho perso un anno scuola, per me non è stato facile distaccarmi dai compagni e pensare che loro stavano andando avanti mentre io rimanevo indietro. È stato molto pesante. Con Marco ci siamo divisi e poi ritrovati in corridoio. Ogni volta mi abbracciava, mi prendeva in braccio, mi ha aiutato molto. Per lui ho avuto sempre grande rispetto, sempre. L’ho difeso perché è sbagliato mettere fuori da un contesto classe un ragazzo soltanto perché ha fragilità, non fatelo mai. Ragazzi, vi posso assicurare che io ero uno che faceva casino in classe e il mio atteggiamento nei confronti di Marco è stato del tutto naturale. Vedete, il solo fatto di uscire da scuola e non ricevere messaggi da nessuno significa che fuori dal contesto scolastico si ha solo la famiglia. Con Marco ci incontriamo ancora per fare una passeggiata o giocare con la Play Station. Credo sia fondamentale l’inclusione”.

La dirigente scolastica Bonucci, in tal senso, ha sottolineato: “L’inclusione nella nostra scuola ha un nome: Marco”. La professoressa Salamino ha letto la lettera che aveva consegnato a Marco il giorno prima dell’esame di Stato (“Domani vincerai il tuo super moto-mondiale”), tra successi e difficoltà ma, soprattutto, un legame fortissimo tra loro che ancora oggi è presente: “Ti dedico una canzone, “Uno su mille ce la fa”: quell’uno su mille sei e sarai sempre tu”.

Calorosi anche i rappresentanti d’istituto: “Sei da apprezzare non è da tutti affrontare come hai fatto tu le difficoltà che la vita ci mette davanti”.

Da parte sua Marco ha invitato a credere in sé stessi e, per la Maturità, ha augurato ai ragazzi di quinta di uscire con 80-90, “cento è impossibile”.

Nel corso dell’evento si è parlato anche del libro sulla storia di Marco, Il mio tuffo nei sogni. Marco D’Aniello, una storia di sport e amicizia (Altrimedia Edizioni, prefazione di Mara Venier, volume insignito a settembre del prestigioso riconoscimento nella sezione “Letteratura” dell’evento “Roma premia la cultura sociale” in Campidoglio) della giornalista materana Rossella Montemurro.

È stata insomma un’accoglienza straordinaria, piena di emozioni, che ha commosso sia Marco sia i suoi genitori, Cinzia e Roberto. L’Istituto, infine, ha donato a Marco, “orgoglio del Pitagora”, una targa.

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