domenica, 28 Aprile 2024

“Nicola è l’icona del tennis italiano”. Così il presidente del CONI 2006, Gianni Petrucci, durante l’intitolazione dell’ex Campo centrale del Parco del Foro italico a Nicola Pietrangeli.

Il tennista italiano dei record si racconta in Se piove, rimandiamo. La mia vita (Sperling & kupfer), scritto con Paolo Rossi. Una biografia che si legge come un romanzo e che ricorda la sceneggiatura di un kolossal in cui avventure, esotismo, bel mondo, passioni e polemiche si alternano a match del tennis internazionale ai più alti livelli.

Pietrangeli è stato l’unico a vincere quattro Slam e a disputare sette finali, così come ha trionfato agli Internazionali di Roma per due volte. È il tennista con il maggior numero di partite giocate in Coppa Davis, 164 match, e che ha stabilito il primato mondiale con 120 vittorie. Ha disputato due finali e ha poi vinto da capitano nel 1976. Nel 1959 e 1960 è stato numero tre del mondo. Il solo italiano, insieme al giornalista Gianni Clerici, a essere stato introdotto nella International Tennis Hall of Fame.

Se il tennis lo ha consacrato campione, per lui ha avuto un posto importante – sportivamente parlando – anche il calcio che ha praticato con risultati eccellenti proprio quando ha iniziato a giocare a tennis. Poi, dovendo praticare ad alti livelli una sola disciplina, ha scelto il tennis.

“Io riuscii a inserirmi tra i più forti giocatori del mondo senza troppi sforzi. Senza la ginnastica, la corsa di base eccetera eccetera, anche se madre natura non mi ha dotato di un fisico magrolino: da ragazzo pesavo 80 chili, eppure riuscivo a completare una partita, anche di cinque set, senza un filo di stanchezza. Ma quale affaticamento muscolare! Ancora sul finire di carriera, a Verona, ai Campionato Italiani del 1969, i più giovani pensavano di prendermi per sfinimento, sicuri che alla lunga sarei “morto”, e invece accadeva l’opposto: erano loro a tornare negli spogliatoi spompati, senza energie. Io li vedevo e mi facevo una risata”.

In questo volume il tennis fa da collante a ricordi, aneddoti, episodi e amori di un personaggio dai mille volti che ha avuto una vita intensa: tombeur de femmes, attore per diletto, frequentatore del jet set, amico di vip e star del cinema, da sempre a suo agio a Montecarlo.

Il suo motto davanti a qualunque evento, mai abbastanza irrinunciabile, incarna il tennis stesso: se piove, rimandiamo. Uno spirito libero che è sempre riuscito a restare padrone del suo tempo, e a non farselo mai dettare da nessun altro.

Pietrangeli nasce a Tunisi l’11 settembre 1933 da papà italiano e mamma russa. Nel 1946 arriva in Italia. Fuori dal campo è noto per essere amico dei vip: Marcello Mastroianni, Virna Lisi, Sean Connery, Charlton Heston, Renato Rascel. Il Principato di Monaco è la sua seconda casa: le partite a golf con il principe Ranieri, l’amicizia con il figlio Alberto, gli eventi internazionali. È stato sposato con Susanna Artero, mamma dei suoi tre figli: Marco, Filippo e Giorgio. Vive a Roma.

Rossella Montemurro

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