domenica, 19 Maggio 2024

Nove racconti e 26 ricette da preparare ai fornelli di casa o semplicemente da leggere per viaggiare dal divano, gustandosi la storia e ordinando un take-away: sono contenuti in Qualcuno da amare e qualcosa da mangiare. Ricette, storie e incontri di pura felicità (De Agostini) di Lorenzo Biagiarelli.

Quante sono le cose che ci nutrono, nella vita? Potrebbe essere un incontro fortuito, su un marciapiede di Londra, tra una bellissima ragazza coreana e un tipo che si è trasferito da Cremona per diventare una rockstar ma è stato appena licenziato in tronco da una caffetteria. O la frittata della nonna. O il momento in cui una mamma insegna per la prima volta come fare una cheesecake al suo bambino. O una chiacchierata, nell’ora più tranquilla, tra il cuoco kosovaro di un pub serbo e un barista italiano, mentre preparano una carbonara senza pecorino né guanciale chiedendosi se davvero la vita è rischio, come diceva Vittorio Gassman in Sleepers. O il volo traballante di una compagnia indiana, dove due innamorati si tengono per mano pregando di sopravvivere almeno fino al prossimo tandoori di pollo. O il curry preparato da un napoletano per festeggiare l’amicizia tra due padri separati, che diventa quasi una parentela. O i mac and cheese di una cena per soli uomini, uno dei quali ha dodici anni. O il primo kebab, lezione di vita e di apertura al mondo. Oppure il momento in cui quella cucina dove un giorno sei entrato per preparare dei gamberi diventa la cucina di casa tua. D’altra parte, non esistono a questo mondo altre ragioni per cui mettersi ai fornelli se non queste due: la sopravvivenza e l’amore.

Bagiarelli nella sua prima vita era una sedicente rockstar. Nella seconda, immersa tra pentole e coltelli, cucina, viaggia e racconta il cibo sulle pagine del suo blog. E anche su queste.
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