venerdì, 26 Aprile 2024

Soldi, potere, affetti e scelte – anche drastiche: consapevoli che il prezzo da pagare sarà altissimo, fino a che punto siamo disposti a spingerci per proteggere le persone che amiamo e per fare giustizia?

È questo l’interrogativo sotteso allo splendido Perla Nera (Marsilio, Giallo Svezia, traduzione di Laura Cangemi) di Liza Mrklund. Cinquecento pagine che si leggono d’un fiato, grazie allo stile della Marklund, maestra del thriller svedese e bravissima a creare quelle atmosfere che avvincono.

L’incipit è una cartolina esotica, la voce narrante è quella della giovane Kiona: vive con i fratelli e i genitori a Manihiki, una piccola isola nell’Oceano Pacifico meridionale. Lì, in uno dei posti più isolati al mondo, Kiona lavora nella fabbrica di perle di famiglia: ogni giorno, insieme ai suoi fratelli, si immerge in apnea per occuparsi delle ostriche che racchiudono le preziose perle nere.

Una mattina, un grande yacht colpisce la barriera corallina che circonda l’isola. Sull’imbarcazione, completamente distrutta, gli isolani soccorrono un uomo ferito e lo affidano alle cure della madre di Kiona, un’infermiera. Con un brutto trauma alla testa, una gamba e un polso fratturato, Erik ha davanti a sé una lunga degenza. L’uomo, originario della Svezia, scopre di trovarsi in un luogo tagliato fuori dal resto del mondo. Sull’isola, infatti, non c’è corrente elettrica, chi abita in quella magnifica laguna è immerso in ritmi lenti e risponde alle leggi della natura. Tutto ciò che accade altrove è vissuto quasi “in differita”, tramite notizie che giungono via radio o vecchie riviste che arrivano su imbarcazioni.

Erik inizia a integrarsi in quella particolare comunità e si offre di curare la parte contabile relativa alla vendita delle perle. Ha con sé una valigia chiusa che ha chiesto a Kiona di custodire; la ragazza vuole scoprire chi è davvero Erik: perché è così bravo con i numeri e qual è il suo legame con la Federal Reserve?

Quel naufragio segna per Kiona l’inizio di una grande storia d’amore e di un’avventura emozionante e drammatica, che la spingerà sempre più lontano da Manihiki trascinandola attraverso quattro continenti. Determinata a difendere il contenuto della misteriosa  e a trovare la verità sull’uomo portato dal mare, Kiona imparerà che il possesso può trasformarsi in un veleno e far impazzire le persone, e che all’avidità non c’è limite. Minacciata e inseguita, arriverà fino a Lund, nel Sud della Svezia, dove finalmente la piccola chiave che porta con sé da quando si è lasciata alle spalle le isole Cook le darà accesso al tesoro a cui tutti stanno dando la caccia.

Tra leggende ed economia globale, è riduttivo definire Perla Nera un giallo: i contrasti di cui è ricco e che ci aprono gli occhi sulle incongruenze della globalizzazione, spingono inevitabilmente a riflettere.

Liza Marklund (1962), giornalista e co-fondatrice della casa editrice Piratförlaget, vive tra la Svezia e la Spagna. Oltre che per i suoi libri e documentari, ha ricevuto diversi riconoscimenti per l’impegno sociale, in particolare in difesa delle donne. Perla nera, subito al primo posto in classifica nei paesi scandinavi, selezionato per gli Storytel Awards (miglior fiction) in Svezia  è il primo romanzo che segue alla fortunata serie poliziesca di Annika Bengtzon, un successo internazionale diventato anche serie televisiva, i cui undici episodi sono stati pubblicati in Italia da Marsilio.

Rossella Montemurro

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