“Miss Stress”: Anita Dadà tra provocazione e rivelazioni

Provocante, sopra le righe, hot: Miss Stress (Fandango) di Anita Dadà – classe ’84 è fotografa e body performer –, un titolo che è già tutto un programma, è un esordio che non passa inosservato per la tematica che affronta. L’autrice, con toni giocosi, squarcia il velo sul mondo del fetish con una protagonista, la disinibita Viola, che quel mondo, frequentandolo da “dominatrice” (la mistress evocata dal titolo) lo conosce bene. Bellissima, con un corpo da top model e un passato da ragazza immagine, si destreggia online commerciando suoi indumenti intimi usati, foto e video. Non solo, ha una collezione non indifferente di uomini che le rivolgono richieste assurde che il più delle volte vengono assecondate. Tra loro un noto politico, molto viscido e dai gusti inimmaginabili e un uomo bellissimo con un vizio particolare: ha un debole per i palloncini che scoppiano. Quest’ultimo però, elegante e dai modi garbati, rischia di far capitolare Viola, già in una relazione complicata con Simon: solo con Claudio c’è qualcosa che va oltre, Claudio è riuscito a toccare alcune corde della ragazza che lei di solito non permette a nessuno di raggiungere.

Le fantasie prendono il sopravvento in appuntamenti scanditi da desideri che, una volta realizzati, non contemplano rapporti ma solo il denaro come merce di scambio.

Il fetish è nella vita di Viola uno spazio di esplorazione e di gioia, un momento creativo in cui inibizioni e pregiudizi saltano.

Miss Stress è liberatorio e rivelatorio, senza freni: quello di Anita Dadà è un romanzo sorprendente, in cui eros e libertà si intrecciano senza soluzione di continuità.

Rossella Montemurro