sabato, 18 Maggio 2024

          «La forma delle cose mi turba»: potrebbe essere questo il sottotitolo della mostra di Luigi Guerricchio Anni Settanta in corso a Rionero in Vulture, a Palazzo Fortunato fino all’8 gennaio 2023. Ingresso libero.

          La citazione – riportata nel catalogo [Torre di Nebbia Edizioni] – appartiene all’autore delle 30 opere [dipinti, tecniche miste e grafiche] in esposizione. 

          La mostra – promossa dal Comune di Rionero in Vulture e da Enzo Ferrara  Gallery di Matera, con la collaborazione di Antonio Guerricchio,geloso, attento e amorevole custode dell’Archivio Guerricchio – è curata da Mariadelaide Cuozzo,Docente di Storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi della Basilicata e da Michele Saponaro [Storico dell’arte del Ministero della Cultura a r.] che negli anni Ottanta ha conosciuto e frequentato Luigi Guerricchio fino al suo ultimo e fatidico giorno di vita quando a Matera nel Caffè Hemingway, il 25 giugno 1996, fu presentato Il Mercante della Murgia, il testamento artistico del “Guttuso della Murgia”.

          Dopo Matera – la città natale dell’artista – e Altamura, che lo aveva accolto nei tre lustri successivi agli anni Settanta, la mostra è approdata a Rionero in Vulture nello storico palazzo della famiglia di Giustino Fortrunato [Rionero in Vulture, 4 settembre 1848 – Napoli, 23 luglio 1932], insigne meridionalista, storico e politico di fama nazionale.

          «Nato nel 1932, Guerricchio appartiene – come scrive la Cuozzo nel suo saggio – a quella generazione di artisti lucani che esordirono negli anni Cinquanta sotto la fondamentale influenza intellettuale di Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Leonardo Sinisgalli, Ernesto de Martino e della cultura politica di segno meridionalista. La sua storia fu inizialmente caratterizzata da un nomadismo cosmopolita, da allontanamenti e ritorni, da viaggi, contatti e conoscenze fondamentali che gli consentirono di allargare i propri orizzonti culturali».

          E ancora:  «Tra la fine degli anni Sessanta e gran parte degli anni Settanta, in un momento apicale della produzione figurativa di Guerricchio, ben rappresentato dalle opere inedite selezionate, si apre una fase di intenso sperimentalismo coniugato a una raggiunta padronanza dei mezzi espressivi. Tale straordinaria stagione creativa, intensamente emozionale, fu caratterizzata da un espressionismo violento che stravolgeva le coordinate spaziali e figurative, sospendendo la rappresentazione tra realismo e visionarietà. Sia nei dipinti che nei disegni e nelle incisioni, l’artista raffigurava i suoi luoghi e la sua gente; tuttavia nella sua interpretazione il noto e il quotidiano si rivelano essere tali solo in apparenza, mutandosi in apparizioni tutt’altro che rassicuranti che nascondono un lato inquietante e quasi alieno».

          Hanno collaborato al catalogo: Pino Colonna [grafica], Antonello Di Gennaro [riprese fotografiche delle opere], Michele Cosola – Selecta [allineamenti cromatici e prove colore], Giuseppe Forte – Grafica & Stampa [per la stampa].

          Si ringrazia Mario Saluzzi, già Conservatore della Pinacoteca Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio, per essere intervenuto all’inaugurazione della mostra.

          Le straordinarie foto, in rigoroso bianconero, che ritraggono Luigi Guerricchio nel suo studio, pubblicate in catalogo, sono di Giuseppe Maino: la sua prematura scomparsa, avvenuta qualche anno fa, halasciato un vuoto incolmabile nel campo della fotografia.

          E’ possibile visitare la mostra entro l’8 gennaio 2023, con i seguenti orari:  fino al giorno 25 dicembre, tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 9.00 alle 13.00 e in ore pomeridiane Martedì e Giovedì, dalle 15.00 alle 18.00 / Venerdì, Sabato e Domenica, dalle ore 17.00 – 20.00. Dal 26 Dicembre, tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9.00 alle 13.00 e in ore pomeridiane Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 17.00 alle 20.00 / Martedì e Giovedì dalle ore 15.00 alle 20.00. Mentre per le le giornate di Sabato e Domenica gli orari di apertura sono dalle 11.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.

          Ingresso libero.

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