"La prima immagine di lei è una grande provocazione per il lettore e un grande servizio per la coscienza del lettore stesso. È una lettura psicagogica, è una di quelle cose che provocano andando a sviluppare la propria anima, ci consentono di aprire uno spiraglio...
Esce oggi il libro d’esordio del giornalista materano Biagio Tarasco, La morte stanca (Alcheringa Edizioni, collana I Quarzi Neri). Tarasco, che è stato bibliotecario e la sua è stata una delle firme più brillanti del Quotidiano Basilicata, nei primi anni Duemila, ha scritto un thriller ambientato a a Uclia, una città dalla strana atmosfera di indolenza e magia (nella copertina del libro, sullo sfondo, ci sono i Sassi di Matera, un accostamento suggestivo e probabilmente evocativo). Il protagonista è Fabio Druni, un pittore appena trasferitosi a Uclia, luogo che, secondo lui, racchiude un segreto che vorrebbe scoprire. Fabio è un ritrattista che fa uso di hashish e tutti i volti che dipinge sembrano avere dei tratti in comune.
Una recensione a una sua mostra da parte del giornalista Oscar Frei, che cita una leggenda indiana, lo porta a pensare che sta dipingendo ritratti di persone condannate a morire dopo aver posato per lui. La leggenda racconta infatti che ogni essere umano rivela il vero volto soltanto sette volte durante la propria esistenza e il settimo, che compare poco prima della morte fisica, è proprio quello della morte stessa.
E l’incontro, in più occasioni, con una ragazza bellissima e misteriosa che sembra vedere solo lui, lo convince che forse ha scoperto finalmente il segreto di Uclia…