lunedì, 29 Aprile 2024

Tutti ci siamo meravigliati e vergognati per come si è comportato Achille Lauro a Sanremo, perché ha colpito la cristianità.

Monsignor Suetta, Vescovo di Sanremo, ma soprattutto grande Vescovo, ha dichiarato nel suo comunicato del 2 febbraio 2022: “La penosa esibizione del primo cantante ancora una volta ha deriso e profanato i segni sacri della fede cattolica evocando il gesto del Battesimo in un contesto insulso e dissacrante.”

Ha fatto bene Monsignor Suetta, perché quando la tua fede viene banalizzata, sinceramente non vale la pena arrabbiarsi, e neanche inveire, perché l’unico sentimento che si prova per questa persona è un profondo senso di compassione, in quanto manifesta di non sapere che cosa sia il Battesimo.

Scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 1216: “II Battesimo «è il più bello e magnifico dei doni di Dio. […] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d’immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell’acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio».

Chi non ha talento, e si manifesta perfino insignificante, l’unica cosa che può fare è sbalordire, magari scandalizzando!

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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