Sono 8 i bozzetti pervenuti per il 𝖻𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗈𝗋𝗌𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖺 𝖼𝗈𝗌𝗍𝗋𝗎𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝖾𝗅 𝗇𝗎𝗈𝗏𝗈 𝖼𝖺𝗋𝗋𝗈 𝗍𝗋𝗂𝗈𝗇𝖿𝖺𝗅𝖾 𝗂𝗇 𝗈𝗇𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝖬𝖺𝗋𝗂𝖺 𝖲𝖲. 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖡𝗋𝗎𝗇𝖺: 2 per la categoria costruttori e 6 per la categoria amatori, tutti dedicati al tema evangelico scelto per la 635^ edizione: "𝑨𝒍𝒍𝒐...
Un giorno incominciai “l’ora di religione” con gli alunni del quinto anno con le seguenti domande:
Ci siamo mai chiesti cosa evoca una parola?
Dove nasce, dove finisce una parola?
E ancora.
Quali mondi lascia immaginare una parola pronunciata ed ascoltata?
E attraverso quali percorsi si situa in noi una parola, sia essa sferzata o carezza?
Quando notai meraviglia da parte dei ragazzi continuavo:
Proviamo a farlo insieme leggendo la poesia “Una parola muore” di Emily Dickinson.
Emily Dickinson, all’anagrafe Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 Dicembre 1830 – Amherst, 15 Maggio 1886) è stata una famosa e rinomata poetessa del Diciannovesimo secolo.
Nata nel 1830 a Amherst, nello stato del Massachusetts, negli Stati Uniti d’America da una famiglia borghese e conservatrice, Emily Dickinson riceve una buona educazione ed una completa istruzione come poche donne di quel periodo storico.
Studia presso la Amherst Academy e successivamente frequenta la South Hadley ma ben presto si ritira dagli istituti scolastici e preferisce continuare gli studi da sola come autodidatta.
La sua vita man mano si connota di una profonda solitudine che ben presto cede il passo ad un vero e proprio stato di isolamento e distacco da una società nella quale non ritrova chiari elementi di identificazione.
Invero, nella realtà non si conoscono con certezza le cause del suo totale isolamento.
Emily Dickinson trascorre, le sue giornate nella casa paterna, anche a seguito dello sviluppo di una malattia agli occhi, ricevendo poche visite e instaurando con il mondo esterno un rapporto quasi esclusivamente epistolare.
Ed è in tale contesto che Emily Dickinson inizia a scrivere le prime poesie; la sua vocazione poetica non è prettamente letteraria ma piuttosto spirituale.
La poesia che proposi è la seguente: Una parola muore
Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere
Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere
La parola detta non muore mai!
Perché solo quando è detta incomincia a vivere.
La parola pronunciata crea.
Infatti la parola può scatenare gioia o dolore, entusiasmo o tristezza.
Da qui la responsabilità delle parole.
La padronanza di sé.
Se riflettiamo veramente scopriamo che dove arrivi la parola nessuno lo sa, ecco perché è importante collocare l nostre parole nella verità e nella moderazione.
Un saggio scrisse: “Tira le parole dalle viscere e non dal taschino”.
Nicola Incampo