venerdì, 26 Aprile 2024

Non so se anche voi avete notato che in questo periodo tutti interrogano gli esperti per cercare di individuare la natura del male che ha colpito la famiglia.

Sì. Il male che ha colpito la famiglia.

E mi verrebbe da dire che nessuno interroga il vero esperto: Dio.

Cioè voglio dire, perché non ci chiediamo che cosa dice Dio a proposito della famiglia?

Resteremo sicuramente sorpresi nello scoprire che nella Bibbia la famiglia è la centralità nel pensiero di Dio.

Avete mai riflettuto che quando Dio crea l’uomo, la Bibbia non dice che è stato creato l’uomo, ma la famiglia.

E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”: cioè la famiglia.

Vorrei farvi riflettere su un altro particolare.

Nel corso della Storia della Salvezza, Dio lentamente e progressivamente fa conoscere il suo pensiero, le sue intenzioni, il suo volto.

E ancora.

Quando Dio deve parlare di sè stesso sceglie l’immagine del matrimonio.

Infatti Dio si paragona ad un padre, si paragona ad una madre, si paragone ad uno sposo, si paragona ad un fidanzato: significa che vede nella famiglia una luce capace guidarci.

Sicuramente nel pensiero di Dio la famiglia ha un ruolo centrale.

Questo significa che la corruzione della famiglia è sinonimo di crollo della società.

E ancora.

Quando Gesù viene sulla terra, entra nel mondo consegnandosi ad una famiglia: la più umile, la più semplice.

Certamente grande … perché?

Perché vera famiglia!

La famiglia è fatta per accogliere Dio ed è per questo che l’assenza di Dio è fallimento totale.

Ricordate la donna della banda Vallanzasca?

Quando diventò suora dichiarò: “In casa mia mi davano solo vanità e formalismi: sono fuggita … sono diventata una criminale …  nel dolore ho trovato la strada per scoprire Dio … ora sono suora e la donna di prima non esiste più”.

Ricordo che un detenuto mi confidò: “In casa mia esisteva solo il denaro e per il denaro io ho commesso … Tutti mi insegnavano che è importante solo divertirsi, perché non dovevo rubare per divertirmi di più?”

Vorrei concludere questa mia riflessione con una dichiarazione che un genitore mi disse quando venne a chiedere del figlio a scuola: “Non abbiamo dato niente ai figli, se non abbiamo dato loro i valori per cui vale la pena vivere”.

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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