domenica, 19 Maggio 2024

È dedicato al fratellino Gabriele – scomparso 60 anni fa all’età di 2 anni dopo essere stato colpito dalla leucemia – e a tutti i bambini del mondo “I racconti del piccolo ospedale dei bimbi”, il nuovo libro dello scrittore e poeta lucano Vito Antonio Ariadono Coviello.

“Oggi al 95% si può guarire dalla leucemia. – dichiara Coviello –Ma quanti sono immunodepressi non possono avere contatti con chi non è vaccinato”.

L’autore soglie l’occasione l’accento sulla importanza delle vaccinazioni come salvavita per tutti, così come dimostrato dalla medicina moderna.

Accade anche nell’età più bella, più magica – l’infanzia – che la malattia possa spezzare quella speranza che vuole i bambini immuni dalla sofferenza.

Lo sa bene Coviello, che ha voluto regalare una sua antologia di racconti, favolette e storie ai reparti pedatrici degli ospedali. Ci sono, infatti, anche i ricordi dei ricoveri dell’autore da piccolo “con tutti i suoi sogni, le sue fantasie, le sue paure, le sue speranze di bambino fra i bambini”.

Per Coviello “il sorriso di un bambino vale più di mille premi” – come sottolinea nella quarta di copertina -: con la sua penna cerca di rasserenare, di stemperare l’ansia, di riportare una parvenza di normalità in una situazione che normale non è. Le sue parole vogliono essere un balsamo, lo scrittore ha più volte incontrato i piccoli pazienti che, con empatia lo hanno accolto entusiasmandosi davanti alle sue storie.

Lui stesso è tornato “bambino tra bambini e come loro pieno di curiosità, di voglia di vivere, fratellanza, allegria e voglia di sorridere nonostante tutto”.

L’autore, Vito Coviello, è nato a Sarnelli, frazione di Avigliano, provincia di Potenza nel 1954 e vive a Matera, dove ha studiato, si è sposato ed ha una figlia. Per un glaucoma cortisonico è diventato cieco 19 anni fa.

Tra gli altri suoi libri ricordiamo “Sentieri dell’anima”, premiato nel primo concorso internazionale Vittorio Rossi, “Dialoghi con l’Angelo”, “Donne nel buio”, “Il treno: racconti e poesie” pubblicati, come “I racconti del piccolo ospedale dei bimbi”, attraverso l’ACIIL ONLUS (Associazione Ciechi, Ipovedenti ed Invalidi Civili) di Potenza e “Sofia raggio di sole”.

Rossella Montemurro

 
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