Lo sfondo della Storia d'Italia ripercorsa dalla Seconda Guerra Mondiale fino alla Liberazione in una vicenda familiare, privata, raccontata per la prima volta a un ragazzino, l'io narrante, in un improbabile viaggio a bordo di un carro funebre. Io ti porterei...
È arrivato a mezzanotte in piazza Vittorio Veneto a Matera: tradizione rispettata per l’assalto al Carro trionfale che ha concluso l’edizione numero 633 della Festa della Bruna. Un’edizione che ha rispettato i canoni tradizionali, come fortemente voluto dall’Associazione Maria SS. della Bruna presieduta da Bruno Caiella e che ha assunto i contorni di un ritorno al passato, dopo due anni di sospensione per la pandemia. In tredicimila in centro per le fasi finali del 2 Luglio, centomila complessivi, secondo il sindaco Domenico Bennardi, i turisti che hanno fatto tappa in città. Ieri, finalmente, anche il Carro trionfale del Maestro Eustachio Santochirico si è preso il giusto riconoscimento, dopo essere stato “bloccato” per due anni.
Selfie, abbracci, complimenti. Tutti meritatissimi per il Maestro Santochirico che, confida, ieri, negli ultimi istanti della Festa era molto stanco ma pieno di gioia: “È stato bellissimo, sono felice, ho incontrato gli assaltatori, condividendo le loro difficoltà e sentendomi uno di loro, sia gli Angeli del Carro. Ho provato a non far mancare la mia vicinanza a nessuno”. Proprio come è accaduto per i fiori in cartapesta realizzati dai materani nei due anni di stop e che hanno addobbato il carro e sono stati poi idealmente distribuiti nuovamente alla comunità: ” È una forte sensazione, con questo Carro abbiamo fatto di tutto per far emergere quante più note positive possibili: dall’inclusione sociale all’impatto ambientale”.
Distrutto in pochi minuti, Il Carro ha rispecchiato il tema scelto dalla Diocesi di Matera-Irsina “Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua (tratto dal Vangelo di Luca capitolo 19 versetto 5) – La Cattedrale, casa di Dio tra le case degli uomini” – un tema legato anche al 750° anniversario del completamento della costruzione della Cattedrale di Matera.
Accanto al Maestro, ha contribuito alla realizzazione un team composto da Francesco ed Egidio Di Gilio (Accettura, legno e design), Claudia Passarelli (Matera), Giuseppina Cetani (Grassano), Niccolò Montemurro (Matera), Nicola Andrisani (Matera), Massimo Matera (Matera), Raffaele Calabrese (Montescaglioso), Isabella Loreto (Matera), Rosanna Larato (Santeramo), Gennaro Andrulli (Matera) e Bruna Barbaro. Molti, tra i ragazzi, sono membri della Cooperativa Sociale “Oltre L’Arte” di Matera.
Rossella Montemurro
Foto e video di Michelangelo Tarasco