Insieme a S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, l’Associazione Maria SS. della Bruna è lieta di comunicare la presentazione del progetto per la realizzazione delle Nuove Corone per la Sacra Effigie della nostra...
Egoitaliano, azienda specializzata da quindici anni nell’ideazione, produzione e vendita di divani, poltrone e complementi d’arredo, si interroga sul futuro e sull’impatto del suo operato sull’ambiente, sul territorio e sulle vite delle persone.
Sono tre i punti cardine che caratterizzano la strategia dei prossimi anni.
1. Riduzione dello spreco ed economia circolare. Il motto secondo cui “Il nostro è design in movimento. In movimento verso le persone, in movimento verso tutto quello che ci sta intorno, in movimento verso il futuro” è alla base del nuovo progetto Egoitaliano, volto ad anticipare e ad assecondare le esigenze dei clienti e del mercato, per favorire l’accesso ai prodotti e ridurre l’impatto ambientale attraverso un processo di rigenerazione e rivendita di divani. L’idea si fonda sulle logiche dell’economia circolare e su un modello di business innovativo e pionieristico nel settore dell’imbottito. Il progetto FLIP, realizzato grazie alla partnership con Compass Rent, la società di Compass Banca specializzata nei servizi di noleggio a lungo termine, permetterà al consumatore di godere di un prodotto Egoitaliano per un periodo limitato di 40 mesi con la possibilità, al termine di tale periodo, di scegliere se riscattarlo e continuare a utilizzarlo oppure scegliere un nuovo modello. Dal recupero di questi materiali e componenti, saranno realizzati prodotti rigenerati che verranno immessi nuovamente sul mercato attraverso un canale di vendita dedicato, a prezzi vantaggiosi. Verrà sfruttato in questo modo l’intero ciclo di vita di tutti i componenti del prodotto, evitandone lo smaltimento.
2. Centralità del consumatore. Non si parla solo di divani e complementi d’arredo, ma soprattutto della possibilità di cambiare idea, colore, gusti e abitudini di consumo, garantendo un riutilizzo attento di tutto ciò che è riutilizzabile. Lo sforzo è quello di ripensare il modello esistente e adattarlo ai tempi e alle esigenze del consumatore moderno. In questo contesto i servizi diventano imprescindibili: smaltimento (ritiro e trasporto), ricondizionamento (recupero di parti e meccanismi per garantire la rigenerazione completa del prodotto) e un piano di protezione e assistenza in caso di danni accidentali ai prodotti.
3. Impatto sociale e resilienza. L’azienda si sta strutturando su tutto il territorio per rigenerare al meglio i prodotti, che potranno essere venduti su una piattaforma online o direttamente presso i rivenditori Egoitaliano. Per quanto riguarda gli scarti prodotti, i progetti di recupero già attivi in Egoitaliano in questo ambito verranno affiancati da collaborazioni con designer e organizzazioni che si occupano di design eco-sostenibile. “Questo è il primo passo verso la trasformazione di quello che è il nostro concetto di impresa del futuro: domani le aziende dovranno preoccuparsi, prima di produrre beni, di quanto questi impatteranno sull’ambiente e sul mondo. Significa occuparsi di quello che succederà rispetto a quello che materialmente produci. È un processo che è già iniziato nel 2019 con il progetto Made in Carcere – che si occupa in modo etico della realizzazione di accessori con materiali di scarto – oppure con il lancio nel 2022 della poltrona Coconut: un prodotto realizzato con cellulosa riciclata; oppure ancora con il progetto europeo CraftHub, realizzato da Materahub, che ha avviato opportunità sperimentali e processi di trasformazione dei nostri rifiuti industriali utilizzando pratiche artigianali tradizionali e innovative. L’impegno dell’azienda consisterà anche nel recuperare il lavoro artigianale introducendo degli elementi di innovazione, con una visione: preoccuparsi delle materie prime e della formazione con uno sguardo consapevole”, racconta Nino Scarcella, Socio fondatore e Direttore Commerciale di Egoitaliano.