sabato, 18 Maggio 2024

Con una lettera indirizzata al Clero delle Diocesi di Matera-Irsina e di Tricarico Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo ha reso note le nomine dei nuovi parroci nonché quelle dei componenti il nuovo Consiglio presbiterale della Diocesi di Tricarico insieme a quelle del Consiglio diocesano per gli affari economici e del Collegio dei consultori.

Tutte le nomine entreranno in vigore dal 1 ottobre 2023, festa di Santa Teresina di Lisieux, patrona delle missioni.

Carissimi,

prima di rendere note le nuove nomine, che interessano le nostre Chiese di Matera-Irsina e di Tricarico, sento di inviare a voi tutti questo pensiero.

Ringrazio Dio perché ci siete! Siete una ricchezza per l’intera Chiesa e in particolare per il nostro territorio diocesano, diventato da febbraio uno dei più vasti d’Italia.

Ringrazio ognuno di voi e in particolare chi, vedendo le difficoltà, le nuove esigenze e sfide, si è reso disponibile, rimettendo il mandato precedentemente ricevuto nelle mie mani, a disposizione completa in questa nuova strada pastorale che il Signore ci ha aperto. A qualcuno di voi ho chiesto la carità di darmi tempo di riflettere ancora un anno. Da qui a breve ci saranno i primi movimenti da una Diocesi all’altra.

Ringrazio chi, rinunciando al ministero di parroco, ha dato la sua completa disponibilità nel seguire il cammino sinodale e, quindi, quello di tutte le comunità parrocchiali.

Ringrazio chi, dopo tanti anni di servizio negli uffici di Curia, ha chiesto di essere affiancato da altri confratelli presbiteri, diaconi o laici, per poi lasciare definitivamente il proprio incarico secondo le normative vigenti nella Chiesa nazionale e regionale: non più di due mandati consecutivi.

Ringrazio Dio per la presenza dei religiosi. Una ricchezza eccezionale! Quest’anno saranno tre le nuove comunità che inizieranno il loro ministero in mezzo a noi.

So benissimo che ogni cambiamento non è mai facile. Costa fatica, sofferenza, sia al presbitero che alla comunità parrocchiale. Chi ha fatto questa esperienza ha sempre sperimentato che, alla fine, se colta nella volontà di Dio e nella risposta al mandato di Gesù Maestro e Signore, è un dono prezioso per la sua vita e dell’intero presbiterio, ma anche delle stesse comunità.

Rimettersi in gioco significa aprirsi alla novità dello Spirito che ci indica strade nuove da percorrere, lasciando agire la grazia divina che crea, attraverso di noi, nuove relazioni.

Rimettersi in gioco, senza personalismi o calcoli di convenienza, rende il nostro ministero sempre più ricco e fecondo. Diversamente assisteremmo ad un appiattimento dove la sterilità la farebbe da padrona.

Fare un passo nuovo significa fidarsi di Dio: «Non temere, io sono con te» (Is 4,10.13; 43,1.5; 44,2), e sperimentare che «tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno» (Rm 8, 28).

Vi invito a tener presente quanto riportato nell’ultima lettera pastorale che ho scritto per voi (Apostoli per vocazione, servi di Gesù Cristo (Rm 1,1),…collaboratori di Dio (1 Cor 3,9; 2 Cor 6,1). «Preti chiamati ad accogliere la sfida della fraternità, nella novità che ci suggerisce lo Spirito Santo»). Ne riporto un passaggio: «Più attraversiamo il tempo e più ci convinciamo che la nostra vita è posta sulla Parola di Dio. Questo significa che nessuno è prete per occupare un posto fisso, una sistemazione. Ciò vale per gli impiegati statali, per gli assunti al lavoro, ma non per il prete che vive la sua missione a tempo indeterminato ma, nelle funzioni ministeriali, a tempo determinato. Infatti Paolo dice di essere “apostolo di Gesù Cristo”, cioè suo delegato; ma anche “Servo di Gesù Cristo”, cioè posto totalmente al suo servizio.

Qualsiasi altro interesse personale passa in secondo piano: prima il bene della Chiesa. Il resto non fa parte della missione sacerdotale ma sfocia in personalismi che potrebbero trasformarsi in idolatria: dipendenza dai soldi, legami affettivi malati, l’io che prende il posto di Dio, un culto della persona coltivato, a volte, senza una vera consapevolezza.  Nessuno di noi è esente da queste tentazioni. Sempre nel tempo duro e triste della pandemia, abbiamo sicuramente riscoperto la nostra vera identità di presbiteri: “Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola” (At 6,4). Sappiamo benissimo che le tante cose da fare ogni giorno, se pur importanti, ci distolgono dal nostro compito primario che è pregare per i fedeli a noi affidati e annunciare la Parola. Che non manchi mai durante la giornata un tempo di silenzio, di deserto, davanti al SS. Sacramento e sentire il suo respiro, la sua dolcezza, il suo soffrire e gioire per l’umanità: è, d’altronde, quanto viviamo quotidianamente. Ma in quel silenzio ritroviamo la carica per riprendere con più entusiasmo la nostra missione».

E ancora: «S. Agostino ci ricorda: Fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum donec requiescat in te(Ci hai fatti per te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te). Ogni sacerdote trova che nel Cuore di Dio vi è il suo rifugio, la salvezza, il posto dove abitare. In questa casa si sperimenta di essere amati e si trova la pace, mentre attorno a noi i flutti del mondo si agitano contro la Parola che annunciamo. Da Dio veniamo e a Dio siamo chiamati a ritornare vivendo, già su questa terra, il cielo che è disceso».

Infine vi invito a sostenere il mio ministero episcopale e ad aiutarmi a fare la volontà di Dio sempre e comunque. Vi assicuro che quest’anno, per tutte le novità che il Signore mi ha riservato, non è stato e non è facile. Mi sono fidato di chi mi ha voluto e inviato in mezzo a voi. Lo faccio con entusiasmo e gioia chiedendo a Dio che non venga mai meno il mio “si”. Confido molto nel vostro aiuto e sostegno.

La Madonna che veneriamo sotto i dolci titoli a noi tanto cari, ci preceda e ci aiuti a tenere sempre acceso l’entusiasmo nella nostra missione pastorale. I santi Eustachio, Pancrazio, Eufemia, Potito e Giovanni da Matera, insieme al Venerabile Mons. Raffaello delle Nocche e alla Serva di Dio Maria Marchetta preghino per noi e per le nostre Chiese.

Vi abbraccio e benedico tutti.

NOMINE 2023

TRICARICO

  1. D. Giuseppe Di Perna             Delegato vescovile Clero e vita religiosa
  2. D. Antonio Mattatelli             Esorcista Tricarico e Matera-Irsina                                                             Grassano Scalo
  3. D. Antonio Mattatelli             Parroco Grassano Scalo
  4. D. Giacinto Di Sanzo              Cappellano Ospedale e Casa anziani                                                         Tricarico
  5. D. Mario Antonio                   Parroco – Montemurro
  6. D. Colman Ahanatu                Amministratore – Gorgoglione
  7. D. Michele Francabandiera    Parroco S. Potito – Tricarico
  8. Diac. Antonio Martelli           Collaboratore a Stigliano
  9. Vice Cancelliere                       D. Paolo Di Nota
  10. Vice Economo                          D. Domenico Fanuele
  11. Vice Direttore Caritas             D. Francesco Saverio Lauciello

NUOVO COLLEGIO CONSULTORI

  1. Mons. Nicola Urgo
  2. D. Giuseppe Di Perna
  3. D. Nicola Balzano
  4. D. Gaetano Grippo
  5. D. Vincenzo Cantore
  6. D. Giovanni Troilo

NUOVO CONSIGLIO DIOCESANO AFFARI ECONOMICI

  1. D. Giovanni Grassani (Economo Diocesano)
  2. D. Domenico Fanuele (Vice Economo)
  3. Maglietta rag. Domenico
  4. Ferri ing. Nicola
  5. Malvinni geom. Mario

NUOVO CONSIGLIO PRESBITERALE

Di diritto

  1. Mons. Nicola Urgo (Vicario Generale)
  2. D. Nicola Balzano (Vicario Giudiziale)
  3. D. Alessio Cafarelli (uff. Catechistico)
  4. D. Domenico Fanuele (Uff. Liturgico)
  5. D. Giuseppe Molfese (Uff. Caritas)

Eletti

  1. Trolio D. Giovanni
  2. Volpe D. Marco
  3. Cantore D. Vincenzo
  4. Barbarito D. Francesco
  5. Ukotia D. Romao

Scelti dal Vescovo

  1. D. Giuseppe Di Perna
  2. D. Paolo Di Nota
  3. D. Nicola Soldo

MATERA-IRSINA

  1. D. Antonio Polidoro                         Rettore Seminario interdiocesano regionale
  2. D. Giuseppe Tarasco                        Cappellano regionale della Polizia di Stato
  3. D. Antonio Polidoro                         Responsabile migranti
  4. D. Angelo Tataranni                         Direttore Caritas Diocesana con

Equipe precedente e Presidente Mensa della fraternità “D. Giovanni Mele” confermati

  • D. Nicola Gurrado                            Economo Diocesano
  • D. Francesco Saverio Lauciello        Parroco SS. Annunziata – Scanzano
  • D. Angelo Gioia                                Collaboratore parrocchiale Scanzano
  • D. Angelo Gioia                                Responsabile unico AC Diocesana
  • D. Angelo Gioia                                Guida spirituale Pastorale familiare
  • D. Pasquale Giordano                      Amministratore S. Pietro Caveoso – Matera
  • Comunità dei Verbiti                        Madonna del Carmine –Tinchi
  • Comunità Missionari Servi dei poveri (Bocconisti)    Accolti nella Parrocchia dell’Addolorata in Matera, saranno a disposizione della Diocesi
  • Comunità Francescani Eremiti        Abbazia S. Antonio – Grottole
  • D. Joy Abraham Tudikkarot            Vicario parrocchiale S. Vincenzo De Paoli – Matera (La Martella)
  • D. Gerardo Forliano e D. Nicolino Mensano               Amministratori Cattedrale – S. Francesco – S. Agostino Irsina (fino a maggio, quando arriverà il nuovo parroco)
  • D. Ennio Tardioli                    Collaboratore S. Giovanni Battista – Matera
  • Diac. Davide Fusiello                       Collaboratore S. Michele Arcangelo – Pomarico
  • Fra Sergio Tagliente                          Cappellano dell’Ospedale “S. Maria delle Grazie” in Matera
  • Fra Nicola Langone                          Rettore del Santuario “La Palomba” – Matera

Tutte le nomine entreranno in vigore dall’ 01 ottobre 2023, festa di S. Teresina di Lisieux, patrona delle missioni.

Quanto prima, avendo già finito il mandato, saranno eletti il Nuovo Consiglio Presbiterale e il nuovo Collegio dei Consultori dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina.

Altre nomine saranno rese note nel corso dell’anno pastorale.

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