venerdì, 26 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

Ottimi consensi di critica e di pubblico per Dalla parte del moscerino (Giovanelli Edizioni) del giovane scrittore foggiano Massimiliano Scrocchia che per settimane è stato tra la prima e la terza posizione della sezione fantascienza italiana di IBS.

Scrocchia, ventisettenne, scrive prevalentemente storie per ragazzi e storie sentimentali: è stato premiato in numerosi concorsi letterari nazionali – in particolare ha raggiunto la fase finale piazzandosi al quarto posto a Segretissimo Mondadori 2016 con il racconto di spionaggio Esalazione per l’azione, e il terzo posto allo Zingarelli 2017 (patrocinato dalla casa editrice Zanichelli) con il brano Bianco come il nero, sezione composizione teatrale.

I suoi racconti sono stati pubblicati in varie antologie, Bianco come il nero è stato rappresentato a Roma. Scrocchia fa parte della giuria popolare del Foggia Film Festival. Nel 2018 sarà tra i giurati del Premio Zingarelli per cortometraggi.

Come è nata la sua passione per la scrittura?

 “La mia passione per la scrittura deriva da quella per la lettura, e pur non essendo le due cose necessariamente correlate -perché non sono pochi gli scrittori di successo cattivi lettori- il mio è un caso più consueto. Ho letto e leggo di tutto, da Dylan Dog a Topolino, dai libri per ragazzi a quelli di fantascienza, non trascurando i classici. Leggo molto anche riviste di ogni genere. Se devo essere del tutto sincero, vi dico che leggo anche le etichette delle bottiglie d’acqua!”.

Lei scrive storie per ragazzi. Qual è il valore aggiunto che, secondo lei, deve avere uno scrittore di narrativa per ragazzi?

“Uno scrittore di storie per ragazzi non deve dimenticare che il libro deve piacere innanzitutto al bambino stesso, che ha una visione del mondo completamente diversa da quella di un adulto. E poi deve educare il lettore. In Dalla parte del moscerino ci sono molti spunti didattici, come il tema dell’inquinamento ormai non più sostenibile, l’allegoria del più debole che non deve farsi schiacciare dal più forte e altro ancora. Tutto deve risaltare dalla storia, senza farlo pesare nella mente del bambino. Proprio per questo il mio libro è appena diventato materiale didattico di studio in diverse scuole”.

Lei ha scritto anche per il teatro. Tra la stesura di un libro e la stesura di un testo teatrale, cosa preferisce?

“Nel 2016 ho scritto Bianco come il nero per il teatro, testo che è stato premiato terzo allo Zingarelli 2017 (patrocinato dalla casa editrice Zanichelli). Ho in progetto di scrivere la sceneggiatura teatrale di Dalla parte del moscerino, e ti dirò: sono aperto ad ogni forma letteraria e scrivere mi piace troppo, per cui… Ho scritto anche fiabe e racconti brevi umoristici-surreali”.

 C’è uno scrittore che rappresenta per lei un modello?

“Ho uno stile di scrittura unico. Dalla parte del moscerino è il libro che si legge come un fumetto, che diventerà una serie con lo scopo di divertire i lettori e educare alla lettura i più piccoli, accompagnandoli dai fumetti ai libri. 

E’ un libro umoristico e impegnato allo stesso tempo. Quando mi approccio alla lettura, vado per titoli e non per autore”.

Cosa c’è nel suo futuro letterario?

“Dalla parte del moscerino è il primo volume che apre la mia serie. A breve sarà disponibile nelle librerie un altro progetto insolito: un libro sentimentale scritto a quattro mani e firmato con mia madre”. 
Rossella Montemurro

  

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