domenica, 19 Maggio 2024

Prosegue con successo il tour di Come un fiore sul quaderno (Giraldi Editore, postfazione di Anna Di Cagno), il romanzo della giornalista e scrittrice di origini lucane Isa Grassano. Tanta introspezione ma anche tanta ironia in una trama narrata sul filo dei ricordi: Speranza, la protagonista, ripercorre il periodo nel quale aveva 10 anni, il 1982. Un tuffo nel passato per lei e per noi che, tra le pagine di Come un fiore sul quaderno, davvero torniamo a respirare l’atmosfera di quegli anni. Il percorso che Speranza fa anche dentro di sé, in una piccola famiglia lucana, si intreccia con un percorso gastronomico – Speranza gestisce un ristorante, nel quale propone piatti lucani, sul mare romagnolo – e con un vero e proprio itinerario alla scoperta delle bellezze paesaggistiche della Basilicata, gli scorci di Cattolica fino a Lugano sulle tracce di Hermann Hesse che, con i suoi insegnamenti, torna spesso nel romanzo. Sullo sfondo c’è Rosa, la sorella che vive in Svizzera e che non ha mai incontrato: lunghe lettere fanno da collante tra loro, nell’attesa che possano finalmente abbracciarsi.

Come un fiore sul quaderno è un romanzo sui legami familiari degli anni Ottanta eppure molto contemporaneo, scritto con la più sconcertante miscela di candore e consapevolezza, in cui emergono insicurezze, il “non sentirsi mai abbastanza”, i vuoti mai riempiti, le ristrettezze economiche, ma anche momenti pieni di sole e di amore per la vita. Una sfida del passaggio alla vita adulta che è di tutti quelli che prima o poi spiccano il volo lontani dal nido familiare. Una curiosità: la copertina, opera dell’artista Alessandra Montanari, è realizzata con i ritagli dei quaderni di quinta elementare dell’autrice.

Dopo il debutto a Matera, Come un fiore sul quaderno ha iniziato il suo tour per farsi conoscere in tutta Italia. Come sta andando?

“E’ un tour che mi sta facendo capire come le grandi emozioni, quelle forti, che ti rimangono dentro, non vanno via. E le emozioni che mi danno le persone che vengono ad ascoltarmi – amici, amiche, parenti, semplici conoscenti o anche sconosciuti – sono fortissime. Tutto ciò che colpisce i nostri sentimenti rimane per sempre nella memoria a lungo termine. Magari posso non ricordare un nome, il giorno preciso della presentazione, ma l’atmosfera che si crea, le domande, le curiosità attorno a Speranza e a Rosa, alle tradizioni del Sud, quelle sono ben radicate. Come un fiore sul quaderno si sta facendo strada pian pianino e conquista i cuori di chi legge. Direi che “un andare bello”. “

Quali sono i riscontri e i commenti più belli che hai ricevuto finora?

“Per me la cosa più magica di quando si scrive un romanzo è ascoltare o leggere i pensieri dei lettori. Perché quando si riesce a trasferire una qualche emozione, vuol dire che le parole non sono state vane. Sto ricevendo decine di mail, messaggi, recensioni su Amazon e la cosa mi rende davvero felice. Quasi tutti concordano che sono parole che arrivano dritte al cuore, che fanno sorridere e riflettere. C’è chi ha scritto che dietro la narrazione si nasconde un dono importante: la multiforme, sacra e un po’ insolente saggezza del vivere. Chi ha commentato che è una storia che meritava di essere raccontata perchè ha tutti gli ingredienti di “una storia”. Chi ha sottolineato come l’animo di Speranza, la protagonista, è pieno di sole, nonostante.”

Con questo romanzo sei stata definita l’Ambasciatrice della Basilicata. Spiccano i luoghi, il dialetto, la gastronomia. Pur avendola lasciata per lavoro, appena puoi torni nella tua terra. Quanto è forte il legame con la Basilicata?

“Più volte ho sottolineato “come puoi portare un lucano fuori dalla Basilicata, ma non puoi portare la Basilicata fuori da un lucano”. Vale anche per me. Il mio è un legame forte condito con un pizzico di nostalgia, ma quella nostalgia positiva che costringe a un andirivieni tra passato e presente. È come se questo stato d’animo predisponesse a riconnettere i vari pezzi della vita in un collage sensato che dà in qualche modo pace. La mia/nostra terra ha tante cose migliorabili, ma ha un cielo e una luce che non ritrovo da nessuna parte e che mi mancano.”

Dove presenterai prossimamente Come un fiore sul quaderno?

“Mi aspettano settimane in giro per l’Italia ma ne sono contenta. Tanti gli incontri già fissati e altri sono in via di definizione. Il 7 maggio parteciperò al Buk Festival a Modena dove la casa editrice Giraldi è tra le protagoniste. Il 13 maggio, invece, mi aspetta la città di Cagliari. Un incontro organizzato da Ilda Events nell’ambito dell’“extra” Book In Cagliari. Sono stata selezionata al Gutenberg Calabria (il tema è “Vite Sospese”) e parlerò di legami familiari e ricordi con i ragazzi delle scuole, il 23 maggio. Si continua il 31 maggio a Milano, nella storica Galleria Rizzoli di piazza Duomo, per una seconda presentazione sotto la Madonnina. A giugno, il 20, sarà Roma ad accogliermi, in Mondadori di piazza Cola di Rienzo. Speranza, che ama il mare come me, sarà poi il 21 luglio a Cattolica, ospite dell’Altamarea Beach Village, un bagno da sempre attento alla cultura con un appuntamento pomeridiano proprio in spiaggia. A fine luglio torno nella mia amata Basilicata con la Notte Bianca del Libro di Potenza e anche agosto avrà diverse date tra Melfi (con l’Associazione Francesco Saverio Nitti), Castelmezzano, Tursi e il mio paese natio San Mauro Forte.”

Isa Grassano, orgogliosamente lucana, vive da molti anni a Bologna. Giornalista professionista freelance, collabora con le più importanti testate nazionali tra cui “I Viaggi di Repubblica” e il settimanale “Intimità”. Scrive di attualità, interviste a personaggi, storie vere, turismo, libri. Cura il blog amichesiparte.com, “per sole donne, non donne sole”. È cofondatrice del Constructive Network (giornalisti e comunicatori che divulgano il giornalismo costruttivo in Italia). Tiene corsi di formazione per l’Ordine dei Giornalisti, è tutor al Master in Giornalismo di Alma Mater Studiorum Università di Bologna e ha vinto numerosi premi giornalistici e riconoscimenti. In passato ha scritto diverse guide “emozionali” (tra cui 101 cose da fare gratis in Italia per Newton Compton) e lettere per antologie letterarie (Lettere alla Madre e al Padre per Morellini Editore). Per Giraldi Editore ha già pubblicato con successo, anche mediatico, Un giorno sì un altro no. Vivrebbe un’estate perenne, ama viaggiare, leggere, scrivere a mano e sogna una casa vista mare. La sua carta vincente è il sorriso e il suo mantra una frase di Pablo Neruda: «È vietato non cercare la tua felicità».

Rossella Montemurro

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