domenica, 5 Maggio 2024

“La sua resistenza alle tentazioni stava proprio “come d’autunno sugli alberi le foglie”. Bastò una leggera brezza a portarsela via. La stessa lieve folata di vento che le regalò il delizioso profumo dei cannoli appena sfornati. E la dieta, anche quel giorno, se ne andò a farsi benedire.”

Eccola, Annabella Abbondante, taglia 48 e sempre in lotta con i chili di troppo: “Con diligenza, accanimento e costante disillusione. Proprio non si rassegnava a restare abbondante di nome e di fatto”.

La giudice nata dalla penna di Barbara Perna, nel secondo capitolo (Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi, Giunti) dei libri che portano il suo nome è di nuovo alle prese con beghe lavorative e questioni sentimentali fin quando non irrompe un nuovo caso. La poetessa Calpurnia viene trovata cadavere nel giardino della Scuola Superiore della Magistratura dove la giudice sta sostituendo un tutor in un corso di formazione per nuovi magistrati che si tiene ogni anno nella splendida cornice di Villa Castel Pulci, in provincia di Firenze. Annabella, tra l’altro, Calpurnia la conosceva (e qui è doveroso aprire una parentesi: come scrive l’autrice nei ringraziamenti, Calpurnia Oltremare è ispirata alla poetessa materana Antonella Pagano, “con il suo estro, la sua fantasia e la sua immensa vitalità”), ne aveva ascoltato i versi. Ma cosa c’è dietro la sua morte?

Annabella si butterà a capofitto per scoprire la verità non esitando a collaborare con Ferruccio Landi, il PM incaricato delle indagini, conosciuto in circostanze imbarazzanti ma sorprendentemente affascinante e molto, molto disponibile.

Questo nuovo eclettico personaggio letterario porta decisamente una ventata di freschezza: le trame che hanno come protagonista Annabella Abbondante sono a metà tra romanzo e giallo, hanno quella giusta dose di suspense mai disgiunta a un pizzico di rosa nel quale Annabella, pur con la sua marcata normalità si lancia in (dis)avventure sentimentali alla stregua di Bridget Jones.

Il cibo, le prelibatezze gastronomiche si affiancano alle ipotesi investigative, le amicizie vere sono il collante degli alti e bassi che scandiscono le giornate, sempre caotiche, di Annabella.

Con una prosa brillante, l’Autrice entra a pieno titolo in quel filone della narrativa italiana nel quale spiccano le donne detective: non fenomeni irraggiungibili ma ragazze normali, che si fanno amare proprio perché simili a noi.

Barbara Perna è nata a Napoli ed è giudice civile dal 1999. Ha lavorato presso i tribunali di Lagonegro, Santa Maria Capua Vetere e Montepulciano. Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma. Ha 51 anni, è felicemente sposata, e ha due figlie di 15 e 18 anni.

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap