venerdì, 26 Aprile 2024

Sono una delle realtà italiane più qualificate che prima del lockdown lavorava con successo passione per la creazione di eventi musicali unici nel loro genere. Anche la montalbanese Italia Eventi srl di Beppe Passarella e Ugo Valicenti è stata messa in ginocchio dal silenzio del Governo “sulle reali esigenze di un settore che produce Cultura, contribuisce all’economia del paese e conta centinaia di migliaia di lavoratori che hanno diritto alla stessa dignità degli altri”, come si legge nel messaggio di un folto gruppo di artisti che si è mobilitato per chiedere al Parlamento di prendere in esame gli emendamenti del settore musica nel decreto Rilancio “ad oggi ignorati” e perché la festa della musica, il 21 giugno, non diventi una Festa #senzamusica.

 “Nessuno degli emendamenti al dl Rilancio che riguardano la Musica è stato segnalato per la discussione in Parlamento. Le istanze del nostro settore devono essere discusse e inserite per la conversione del Decreto”, spiegano gli artisti e gli addetti ai lavori che stanno pubblicando su Facebook, Instagram, Linkedin e Twitter un selfie scattato tenendo in mano un cartello con su scritto: nome, cognome, professione e l’hashtag #iolavoroconlamusica.
    Nelle ultime settimane, secondo gli artisti, il Governo ha dimostrato in rare occasioni di prendere in considerazione il settore dello spettacolo, accogliendo alcune istanze avanzate e ponendo il dl Rilancio come soluzione per la ripartenza. Il settore culturale produce il 16% del PIL e si è visto durante questa emergenza restituire indietro poco più dell’1% delle risorse stanziate.

Rossella Montemurro

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