domenica, 28 Aprile 2024

Nell’odierno pomeriggio, si è tenuta presso il Comune di Scanzano Jonico una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (CPOSP presieduta) dal Prefetto di Matera, dott. Sante Copponi, per l’attuazione di ulteriori attività di controllo ai fini della prevenzione e contrasto di fenomeni criminosi alla luce degli episodi incendiari verificatisi nei giorni scorsi a Scanzano Jonico, in danno degli stabilimenti balneari “Baia delle Scimmie” e “ La Kicca”, nonché dell’episodio, anche questo incendiario, in danno di un box deposito di proprietà di un Ufficiale di Polizia Giudiziaria, in servizio al Commissariato di P.S. di Policoro.

            Il Prefetto, nell’introdurre la riunione del Comitato alla presenza del vertici delle Forze dell’Ordine, del Presidente della Provincia, del Commissario Prefettizio del Comune e del Sindaco di Matera, ha evidenziato che oggi: “Siamo qui per riaffermare la presenza dello Stato a Scanzano Jonico, per esprimere vicinanza alla cittadinanza, ai titolari dei due stabilimenti balneari al poliziotto di Policoro ed al commissario prefettizio a cui va tutto il nostro sostegno e per assicurare i cittadini di Scanzano Jonico che saranno adottate tutte le misure necessarie per prevenire e contrastare i fenomeni criminosi”.

Nel corso della riunione sono stati disposti ulteriori servizi coordinati di controllo del territorio a cura della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza ed anche con l’ausilio dei rinforzi richiesti e ottenuti del servizio di prevenzione crimine.

 Il Commissario Prefettizio ha assicurato che in tempi rapidi sarà implementato il servizio di video sorveglianza nell’ambito del territorio comunale e specificamente sul lungomare, con telecamere ad infrarossi, nelle more della realizzazione del sistema di videosorveglianza dei Comuni del metapontino – da Nova Siri a Bernalda, con l’inclusione dei Comuni dell’entroterra (Montalbano Jonico e Rotondella) – anche questo utile strumento rivolto a favorire la prevenzione attraverso il controllo della rete viaria, degli insediamenti produttivi lungo l’asse della S.S. 106 Jonica e degli insediamenti archeologici.

E’ stata anche richiamata l’attenzione degli Istituti di vigilanza operanti nell’ambito della provincia ed in particolare nella zona costiera della fascia jonica, perché forniscano ogni contributo possibile in termini di segnalazione alle forze dell’ordine di ogni evidenza di rilievo presente nel territorio utile allo sviluppo di attività investigative rivolte alla individuazione degli autori di reati, sulla scorta dei soddisfacenti risultati conseguiti attraverso il protocollo “Mille occhi sulla città” a suo tempo sottoscritto.

In sede di CPOSP è stata ribadita l’esigenza che i titolari degli stabilimenti balneari si dotino di idonei strumenti di vigilanza passiva, anche impiegando gli Istituti di Vigilanza, per consentire un maggiore presidio del territorio di prossimità a supporto delle attività degli organi di polizia, ribadendo che non sarà consentito l’utilizzo di guardianie abusive.

Il Prefetto si è, inoltre, impegnato ad assumere ogni possibile e utile iniziativa per consentire una rapida definizione delle attività amministrative necessarie per rendere operativa al più presto la caserma dei Carabinieri presso il Comune di Scanzano Jonico.

 Nel corso della riunione si è dato atto che anche il Commissario Prefettizio di Scanzano Jonico, il 18 maggio scorso, ha sottoscritto in Prefettura il protocollo antimafia a mezzo del quale si otterrà un potenziamento degli strumenti di prevenzione amministrativa antimafia nei settori commerciali ed imprenditoriali maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni criminali. Detto protocollo prevede che tutte le autocertificazioni prodotte a corredo delle SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) di nuove aperture, subingressi o variazioni relative ai settori coinvolti, saranno assoggettate alle verifiche richieste per il rilascio dell’informazione antimafia attraverso un sistema di controlli finalizzati a intercettare eventuali fenomeni di riciclaggio, di usura, di estorsione ed interferenze da parte di soggetti controindicati sul piano antimafia, anche attraverso l’analisi ed il monitoraggio dei passaggi di proprietà o di gestione.

A conclusione della riunione del CPOSP è stato rivolto un appello ai cittadini perché collaborino con le forze dell’ordine fornendo, ove possibile, ogni utile elemento volto a favorire lo sviluppo delle attività investigative tese alla individuazione degli autori di reati, rammentando, infine, il ricorso al fondo di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura per il risarcimento dei danni subiti in caso di attentati, possibilità riconosciuta nei confronti di coloro che collaborano con le Autorità di Polizia. 

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap