venerdì, 26 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

“Le parole che hai dimenticato / avresti dovuto ricordarle per sempre. / Non curano dai mali / rimpianti o ripensamenti, / neanche la voglia di cambiare. / Quando tutto è finito / non rimane che accogliere / a braccia aperte quel dolore / che ci consola, che ci salva / se prima non ci uccide”.

Sono i versi di Inverni e primavere, una delle liriche raccolte in abbandono (Ensemble editore), l’antologia di poesie di Antonio G. D’Errico e Donato Placido (entrambi lo scorso anno hanno conquistato il primo posto ex aequo al Premio nazionale di Poesia e Narrativa Città di Conza della Campania).

Sono liriche profonde, intimiste, uno sguardo carico di significati sulla realtà che ci circonda, come in Razzista “Si vive con delicatezza ogni attimo, / specie quando le sensazioni / sono il risultato di un’allucinazione estiva”.

Le poesie di D’Errico e Placido non lasciano indifferenti – “Non cambiare strada / quando tutto è in salita. / Continua fino alla fine / perché non basta l’affanno / per credersi stanco e addolorato”, si legge in Vivere -, spingono il lettore a interrogarsi e a riflettere.

Catene è suddivisa in Cantiche delle cattive impressioni, Cantiche dei giorni freddi, Cantiche del desiderio e dell’abbandono, Cantiche delle conferme e delle attese e Cantiche dell’amore che generò amore e desideri di abbandono.

Donato Placido, attore, scrittore e drammaturgo. Fratello del noto Michele, ha lavorato in fiction televisive di successo come Il “fauno di marmo”, “L’ultimo padrino”, “Romanzo criminale”. Nel mondo del cinema ha recitato in diversi film, tra cui “Io, Caligola” di Tinto Brass, “L’ora di religione” di Marco Bellocchio, “Il mattino ha l’oro in bocca” di Francesco Patierno, “Tre giorni dopo” di Daniele Grassetti, “Ovunque sei” diretto dal fratello Michele. Ha scritto e interpretato raccolte di poesie, romanzi e testi per il teatro. Lo scorso anno con Antonio G. D’Errico ha pubblicato per Ferrari Editore “Dio e il cinema”.

Antonio G. D’Errico nasce a Monteverde e vive a Milano. Autore di romanzi, come “Montalto. Fino all’ultimo respiro” (G. Laterza, Premio Grinzane Pavese) e “Morte a Milano” (Macchione Editore), ha vinto, tra gli altri, il Premio Pavese per ben due volte. Nel 2011 lavora, con Eugenio Finardi, al libro “Spostare l’orizzonte” (Rizzoli), seguito nel 2012 da “Segnali di distensione, incontri con Marco Pannella” (A nordest). Nel 2015 scrive “Je sto vicino a te”, biografia di Pino Daniele, scritta con Nello Daniele, fratello del cantautore partenopeo (Mondadori). Nel 2019, insieme all’amico Donato Placido pubblica “Dio e il cinema” (Ferrari Editore). Sempre con Placido ha conquistato il primo posto ex aequo al Premio nazionale di Poesia e Narrativa Città di Conza della Campania. Qualche mese fa con CTL edizioni ha pubblicato “I suoni del Sud. La musica tra i vicoli di Napoli”.

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap