venerdì, 26 Aprile 2024

Riceviamo e pubblichiamo dal Dr. Espedito Moliterni, Medico chirurgo – Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, Referente Regione Basilicata della Società Italiana di Igiene:

Da alcune settimane contagi in crescita costante, con oltre 50.000 casi giornalieri, aumento dei ricoveri e tasso di positività oltre il 20%. E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una variante estremamente contagiosa, dato che generalmente in estate la diffusione delle malattie respiratorie tende a ridursi notevolmente.

Per loro stessa ammissione, gli esperti non si aspettavano l’attuale recrudescenza della malattia, tanto è vero che nei due anni appena trascorsi abbiamo assistito alla netta diminuzione dei casi di Covid nei mesi estivi.

E allora? Come si spiega questo aumento? E quali precauzioni adottare?

La presenza di questa nuova variante, Omicron BA.5, ha sorpreso il mondo scientifico che attribuisce alla sua alta contagiosità l’attuale recrudescenza della malattia, addirittura superiore a quella del morbillo e della varicella che fino a questo momento erano considerati i virus a più veloce diffusione, come del resto ci insegna il nostro vissuto.

Eppure Omicron BA.5 è una variante considerata “benevola”, capace di replicarsi nelle prime vie aeree, manifestandosi in raffreddore, cefalea, mal di gola e in alcuni casi in dissenteria.

Ma questo è vero per le persone sane, giovani e in tutti coloro che hanno effettuato le tre dosi di vaccino, ma non per le persone anziane e per i “fragili” affetti da malattie che riducono o addirittura impediscono un’adeguata risposta immunitaria. Infatti, è a queste persone che occorre prestare la massima attenzione per individuare adeguate misure di protezione.

Quali gli elementi di rischio per la sua diffusione di questa nuova variante? Certamente il ritorno ad una vita “normale”, l’annullamento della stragrande maggioranza delle restrizioni, il ridotto uso delle mascherine hanno aumentato l’esposizione al contagio.

Ma si può prevedere un andamento di questa nuova variante? Gli esperti concordano nell’affermare che si può determinare un andamento ondulante, cioè un incremento (come quello attuale), una discesa e una probabile risalita nel prossimo autunno/inverno. Ed è evidente che in particolare per la prossima stagione autunnale è necessario attrezzarsi in modo adeguato.

Ma questo significa ripristinare le restrizioni? Assolutamente no.

Come accennato in precedenza, la nostra attenzione si deve focalizzare sulla protezione delle categorie fragili, con particolare riferimento agli ultraottantenni, ai pazienti neoplastici, ai soggetti affetti da gravi malattie croniche. Per costoro è assolutamente necessario provvedere alla somministrazione della quarta dose di vaccino e, nei prossimi mesi, all’inoculazione del nuovo vaccino, attualmente in fase di sperimentazione, che conterrà  parti antigeniche della nuova variante con conseguente efficacia anche nei confronti di Omicron.

Come è noto, se da un lato il vaccino non sempre protegge dal contagio, sicuramente previene le forme gravi di infezione. La vaccinazione rimane il vero baluardo nei confronti della malattia e delle sue manifestazioni più gravi.

Sarà inoltre fondamentale utilizzare le mascherine in presenza di persone  fragili, anche nei luoghi domestici, e non solo negli ospedali e nelle RSA. Importante, per queste categorie, ricorrere anche a farmaci antivirali specifici, ormai tutti prescrivibili dai Medici di Medicina Generale.

Per il resto della popolazione, abbandonare l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi è assolutamente inopportuno, così come non utilizzarli all’aperto nei luoghi più affollati.

L’epidemiologia di questa nuova infezione ci induce a ritenere che dovremo convivere con questo virus per molti anni; se, come è giusto che sia, non possiamo più ricorrere a forme di restrizioni della nostra vita sociale, dall’altro dobbiamo essere ben consapevoli che abbiamo il dovere di proteggere le persone fragili non solo ricorrendo alla vaccinazione, ma adottando tutte quelle precauzioni, assolutamente semplici, come l’utilizzo delle mascherine e l’igiene delle mani. Piccoli sacrifici che ci consentiranno di vivere la nostra vita in libertà e di proteggere le categorie dei fragili che abbiamo il dovere di tutelare.

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