venerdì, 26 Aprile 2024

L’acronimo è Mugs, Matera user ground station: si tratta di una stazione di terrà che sarà realizzata da e-Geos (joint venture partecipata all’80% da Telespazio e al 20% dall’Agenzia spaziale italiana) e Ses al servizio del sistema europeo di trasmissione dati Edrs, European data Relay system. La nuova infrastruttura riceverà, elaborerà e distribuirà i dati provenienti dal segmento spaziale dell’Edrs e sarà utilizzata dal programma europeo di osservazione della Terra Copernicus per rendere più veloce la ricezione delle informazioni per la gestione delle aree urbane, la salvaguardia dell’ambiente, l’agricoltura, la salute e le attività di protezione civile.
Edrs, si legge in una nota, è un sistema ottico per le comunicazioni che consente, in Europa, la trasmissione di dati in tempo quasi-reale da satelliti in orbita bassa attraverso i satelliti geostazionari Edrs-A e Edrs-C. Il programma è una partnership pubblico-privata tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Airbus, nell’ambito del programma Artes (Advanced Research in Telecommunications Systems) dell’Esa.
Il progetto di costruzione della stazione di Matera, gestito da Esa, sarà guidato da e-Geos in qualità di primo contraente, in stretta collaborazione con Ses, che è stata selezionata per progettare, consegnare e testare l’infrastruttura, e Airbus, che realizzerà il centro di raccolta e stoccaggio dei dati. La nuova stazione sarà installata e integrata presso il Centro di Geodesia dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) all’interno del Polo spaziale di Matera, che da oltre vent’anni fornisce con e-Geos servizi e soluzioni di geo-informazione. Una volta completata, la proprietà e la gestione della stazione, operativa dalla seconda metà del 2019, saranno trasferiti dall’Esa all’Asi.
“La stazione di Matera permetterà al sistema Edrs di fornire un servizio in tempo quasi-reale di trasmissione dati da satelliti in orbita bassa, consentendo all’ASI di sviluppare applicazioni per il monitoraggio del nostro Pianeta grazie alle Sentinelle del programma Copernicus – afferma Bruno Versini, Chief operation officer di e-Geos – Un risultato importante, che nasce dall’unione tra le nostra capacità di operatore del segmento di terra e di leader nell’integrazione tecnologica, e dall’esperienza ingegneristica dei nostri partner”.
“Siamo lieti di essere stati scelti come partner tecnologico in un progetto così importante. Attraverso la collaborazione con e-Geos, leader globale nel campo dei servizi e delle applicazioni geospaziali – sottolinea Steve Collar, Ceo di Ses Networks – potremo contribuire al miglioramento dei sistemi di raccolta dati per l’osservazione della Terra in tutta Europa”. (foto da e-Geos.it)

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