lunedì, 20 Maggio 2024

Le piaceva la vita, le piaceva ballare, le piaceva il mare. Emanuela Katia Tundo era un uragano, dalle parole di una sua amica intervistata da Marina Borrometi per la trasmissione “Chi l’ha visto?”.

Il programma di Federica Sciarelli si è occupato di lei, la 44enne di Marconia di Pisticci che il 26 giugno scorso aveva subito un intervento di chirurgia bariatrica nel policlinico “San Marco in Zingonia” di Bergamo, pur avendo un indice di massa corporea inferiore a 40. Ricoverata poi al “Madonna delle Grazie” e rioperata per alcune complicanze, Emanuela è morta il 19 giugno.

Era ossessionata dal peso, anche se la sua obesità molto probabilmente non necessitava di un intervento. Ormai da circa otto mesi, dalle parole delle amiche, per lei dimagrire era diventata una fissazione. A settembre, come ripercorso ieri sera da “Chi l’ha visto?”, era andata in un centro di chirurgia dell’obesità con medici bergamaschi che visitano anche nella città dei Sassi. Sulla sua cartella è annotato che ha fatto tentativi plurimi per dimagrire: forse per Emanuela quell’intervento era l’ultima chance per aderire a quei canoni di bellezza che la società ci impone ed era così convinta a farlo da evitare di dirlo al figlio, certa che l’avrebbe dissuasa. Lei, che soffre di asma, dice a Leonardo di dover andare a Bergamo per una visita ai polmoni. Quando esce dalla sala operatoria l’intervento sembra riuscito. Dopo due giorni viene dimessa ma, rientrata a Marconia, ha febbre. Ricoverata al “Madonna delle Grazie”, i medici si accorgono di un’emorragia interna. Emanuela è stata rioperata e, purtroppo, dopo giorni di agonia il 19 giugno non ce l’ha fatta. La Procura di Matera ha aperto un’indagine per omicidio colposo, un atto dovuto. Il caso è seguito dall’avvocato Giuseppe Rago.

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