venerdì, 26 Aprile 2024

La scrittrice Ornella Della Libera ha presentato ai ragazzi delle classi 2B, 2C e 2D della Nicola Festa di Matera, il suo libro “Crudo”. L’incontro è avvenuto all’aperto nel campetto della scuola. I ragazzi hanno introdotto l’incontro con un ballo dalla coreografia legata al tema della lotta al bullismo e con manifesti e canzoni rap da loro prodotti. All’incontro di grande valore formativo, hanno partecipato la dirigente scolastica dell’I. C. Minozzi Festa, Maria Rosaria Santeramo e il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.

Il libro “Crudo” presenta le vicende di dieci ragazzini, dieci casi legati a una minaccia, un pericolo, un crimine. Martina, il cui pigiama party si trasforma in una sfida alcolica. Fabrizio, intrappolato in un mondo virtuale di pura violenza. Elena, che trova una sua foto intima esposta al mondo. Antonio, adescato da un adulto sconosciuto. Francesca e una sfida in rete che l’ha spinta a giocare con la sua vita. I casi affondano le radici nell’esperienza dell’autrice, ispettrice di Polizia, che vuole raccontare la realtà di cui nessuno parla, perché i giovani lettori sappiano riconoscere i pericoli e abbiano gli strumenti per fronteggiarli.

Ornella Della Libera, classe 1965, ispettore superiore della Polizia di Stato a Napoli, si occupa di pedofilia, di reati commessi sui minori, di violenza sulle donne e di ogni forma di disagio familiare. È anche un’autrice eclettica e pluripremiata che dedica tanto spazio e tempo al dialogo diretto con i ragazzi e le famiglie spostandosi in tutt’Italia. “Crudo. Le storie vere che nessuno ti racconta”, è pubblicato da Marietti Junior in una particolare veste grafica con illustrazioni di Pietro Piscitelli, che accompagnano e chiudono con un dettaglio simbolico, ciascuno dei dieci racconti.

INTERVISTA ALL’AUTRICE ORNELLA DELLA LIBERA SUL RUOLO DELLA SCUOLA 

D. Qual è il segreto della sua forte empatia con i ragazzi?

R. Ho un grande rispetto per l’infanzia e molto rispetto per la scuola perché credo che in assenza di punti di riferimento educativi sia rimasta soltanto la scuola a poter creare il cittadino di domani. Anche in questo periodo post pandemia, faccio veramente un plauso a tutti quelli che sono riusciti a sopravvivere alle difficoltà e riuscire a mantenere l’entusiasmo anche nella didattica a distanza.

D. La scuola italiana negli ultimi due anni sta puntando molto sull’educazione civica che nella nostra scuola Nicola Festa è materia trasversale a tutti gli insegnamenti, proprio perché crediamo che la scuola sia un baluardo quando tante altre istituzioni non brillano più come punti di riferimento. Cosa pensa dell’insegnamento di educazione civica attuato più in termini di competenze e atteggiamenti di cittadinanza attiva e consapevole che come nozioni da studiare?

R. Io credo che l’esempio sia la cosa migliore da dare ai ragazzi. Abbiamo famiglie confuse e disperate. Gli ultimi due anni sono stati molto difficili per cui c’è proprio la necessità di restituire ai ragazzi la dignità del rispetto della loro terra e del loro Paese, una identità nazionale che sia amore per il proprio Paese, rispetto per tutto ciò che è cosa pubblica. Se la famiglia non riesce a dare questa impronta, occorre ripartire da zero cominciare a formare cittadini.

D. Come trova la nostra città?

R. Ogni volta che torno la trovo sempre più bella, nel senso che mi ha dato una sensazione di città europea, specie nella zona del centro. Potrebbe forse fare qualcosina in più per diventare una Città dei ragazzi, garantire spazi gratuiti per il tempo libero, strutture tipo piscine, piste ciclabili e campetti dove i ragazzi possano trascorrere il tempo libro in compagnia e in attività sane e importanti per la loro crescita.

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