giovedì, 2 Maggio 2024

Un’arte che narra e si rispecchia profondamente nella terra di appartenenza, nei colori del territorio e del suo cielo.  Sono i temi delle opere del pittore bernaldese Francesco Malvasi, in mostra da 20 oggi (con inaugurazione alle 17,30) all’otto gennaio prossimo a Matera a Palazzo Gattini, in Piazza Duomo, presso la saletta della chiesa attigua all’Hotel. I quadri dell’autore, nitidi e suggestivi, rappresentano paesaggi campestri con le sue piante e i suoi frutti,  una natura popolata anche da figure umane a volte teatrali e tormentate che si innestano perfettamente nel contesto.  Malvasi, classe 1951, si dedica alla pittura sin dai tempi del Liceo artistico frequentato a Lecce. In seguito si è laureato in Architettura a Firenze. Tornato a Bernalda ha insegnato per lunghi anni materie artistiche nelle scuole superiori  sia in Puglia sia in Basilicata. Al contempo si è dedicato alla libera professione di architetto pur non abbandonando mai la pittura tenendo numerose mostre in tutt’Italia stimolato dal maestro Salvatore Sebaste. “Poliedrico, architetto, pittore, incisore, disegnatore capace di donare un’energia tenace e di esprimere nelle sue opere una potenza che rende l’individuo consapevole dell’appartenenza a una comunità…” così scrive il giornalista Pasquale Doria nella bochure di presentazione della mostra. E ancora, parlando di lui, il sindaco di Bernalda Domenico Tataranno evidenzia che le sue origini artistiche affondano nell’ispirazione all’arte di Guttuso, Levi, Guerricchio sino a Dalì. Il giornalista e docente Angelo Morizzi sottolinea la padronanza tecnica e culturale dell’artista sull’anatomia umana e sul colore. Mentre i letterati e amici Franco Armento e Angelo Tataranno ricordano come il suo percorso pittorico è un modo per ricordare le sue radici ma anche un momento di denuncia civile contro orrori e violenze.

Filippo Radogna

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