martedì, 30 Aprile 2024

Approvati i progetti di videosorveglianza di 11 Comuni del Materano

Sono stati approvati nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi lo scorso 24 aprile e presieduta dal Prefetto di Matera, dott.ssa Cristina Favilli, undici progetti di videosorveglianza presentati dai Comuni di...

Riceviamo e pubblichiamo dal Dr. Espedito Moliterni, Medico chirurgo – Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e Referente Regione Basilicata della Società Italiana di Igiene:

Si stanno per prendere decisioni importanti nel prossimo Consiglio dei Ministri su alcuni provvedimenti in scadenza che riguardano la pandemia da COVID.

 Alcuni di essi sono condivisibili come il consentire al personale sanitario non vaccinato di rientrare in servizio; del resto si tratta di anticipare una misura già prevista per il 1° gennaio 2023 ma, a questo proposito, mi permetto di suggerire che i nostri rappresentanti di governo adottino una misura che preveda l’obbligo per questi professionisti di frequentare, prima del loro rientro in servizio, un corso di aggiornamento incentrato sul valore etico, sociale e preventivo dei vaccini,  in quanto probabilmente non hanno ben approfondito questi argomenti durante  i rispettivi corsi di laurea.

Si parla anche di una sanatoria delle sanzioni comminate a tutti quei professionisti e lavoratori che, pur rientrando nelle categorie per le quali era previsto l’obbligo vaccinale, hanno scelto di non vaccinarsi; è evidente che si tratta, da parte del Governo, di una scelta politica rispetto alla quale mi trovo del tutto dissenziente anche per rispetto dei tantissimi cittadini che hanno fatto il loro dovere vaccinandosi. Ma tant’è!

Ma non posso che esprimere la profonda contrarietà rispetto all’eventuale scelta di eliminare l’obbligo delle mascherine negli ospedali e nella RSA che, come si sa, è un presidio fondamentale per proteggere i pazienti presenti negli ospedali e nelle RSA: si tratta in gran parte di persone fragili che sarebbero esposte a gravi rischi per la loro salute, a fronte di un provvedimento di facile e banale applicazione come il loro utilizzo che, ricordo, protegge anche da altre malattie infettive che si trasmettono per via aerea come, ad esempio, l’influenza; insomma, l’eliminazione dell’ obbligatorietà del loro utilizzo nelle strutture sanitarie, da parte di operatori e visitatori, sarebbe una  scelta scellerata e di difficile comprensione.

Voglio sperare che il Consiglio dei Ministri prenda decisioni non sulla base di orientamenti politici, ma tenendo conto delle evidenze scientifiche che, per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine, tutte concordano sulla loro efficacia nel ridurre le possibilità di contagio del COVID e non solo.

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