giovedì, 7 Dicembre 2023

2 Luglio, sono otto i bozzetti pervenuti per il bando di concorso per la costruzione del nuovo carro trionfale in onore di Maria SS. della Bruna

Sono 8 i bozzetti pervenuti per il 𝖻𝖺𝗇𝖽𝗈 𝖽𝗂 𝖼𝗈𝗇𝖼𝗈𝗋𝗌𝗈 𝗉𝖾𝗋 𝗅𝖺 𝖼𝗈𝗌𝗍𝗋𝗎𝗓𝗂𝗈𝗇𝖾 𝖽𝖾𝗅 𝗇𝗎𝗈𝗏𝗈 𝖼𝖺𝗋𝗋𝗈 𝗍𝗋𝗂𝗈𝗇𝖿𝖺𝗅𝖾 𝗂𝗇 𝗈𝗇𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝖬𝖺𝗋𝗂𝖺 𝖲𝖲. 𝖽𝖾𝗅𝗅𝖺 𝖡𝗋𝗎𝗇𝖺: 2 per la categoria costruttori e 6 per la categoria amatori, tutti dedicati al tema evangelico scelto per la 635^ edizione: "𝑨𝒍𝒍𝒐...

I Carabinieri della Stazione di Pisticci (MT) hanno dato esecuzione all’Ordinanza Applicativa della Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Matera nei confronti di un 34enne di Craco Peschiera (MT), già gravato da precedenti di polizia, ritenuto, fatta salva la presunzione di innocenza fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna, responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione commessi ai danni dei propri genitori conviventi.

I militari, dopo aver raccolto una prima denuncia da parte dei coniugi, hanno dato il via alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera e finalizzate – mediante l’acquisizione di documentazione sanitaria ed informazioni da persone informate sui fatti – a ricostruire le dinamiche familiari, disvelando una situazione di sistematiche minacce di morte, aggressioni verbali e percosse poste in essere dall’uomo quasi quotidianamente ed anche in piena notte per ottenere dagli anziani genitori i soldi per acquistare dello stupefacente.

Per più di un anno i genitori, che vivono esclusivamente delle rispettive pensioni, sono stati ostaggio di una vera e propria persecuzione da parte del figlio.

Dopo aver cercato di fornire aiuto in qualsiasi modo al ragazzo, tentandone un recupero anche attraverso un percorso di disintossicazione e riabilitazione, i coniugi, all’esito dell’ennesima violenta aggressione, consumatasi qualche giorno fa tra le mura domestiche, esasperati hanno chiesto aiuto ai Carabinieri che, informata l’A.G., hanno raccolto gli elementi che hanno portato all’emissione dell’odierna ordinanza.

La vicenda mostra ancora una volta quanto sia fondamentale, in situazioni del genere, riuscire a chiedere aiuto – in qualsiasi modo – alle autorità, per un intervento che, tutelando in primis le vittime, non abbandona a sé stesso il presunto responsabile, che sarà inserito in un percorso di recupero.

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