domenica, 5 Maggio 2024

Ancora nessun programma
per Ferragosto? Allora andate … a quel paese. Tra le viuzze e i vicoli del
borgo di Colobraro si sogna anche il 15 agosto. Questa volta con la musica,
però. 
Il viaggio tra “Magico e
fantastico”,  in scena come sempre  tutti i martedì e i venerdì fino al 31 agosto,
dalle 18 alle 22,  è pronto a cedere la
scena alle sonorità inconfondibili di Pietro Cirillo  e le Officine popolari lucane.  Considerato dalla critica uno dei migliori
conoscitori e ricercatori della musica popolare lucana, Pietro Cirillo insieme
ai suoi compagni di viaggio, in concerto dalle ore 21.30 in Piazza Sant’Elena,
sarà pronto  a disvelare i segreti di un
altro mondo magico: quello della tarantella. Percussionista di strumenti
appartenenti alla cultura mediterranea , svolge da anni un’intensa attività di
studio, di insegnamento e di ricerca in ambito etno-musicale e musicoterapico.
La sua musicalità istintiva e profonda lo spinge a ricercare continuamente
territori nuovi e sonorità moderne che lo rendono un artista con una forte
tendenza all’indipendenza e all’esplorazione di culture nuove.  Sonorità particolari, quali l’uso di
percussioni lignee, tamburelli, batteria etnica, cubba-cubba: arcaico tamburo a
frizione, chitarre battenti ed elettriche adattate per ottenere suoni
psico-acustici, cordofoni mediterranei, fanno di Pietro Cirillo una macchina
poliritmica di grande impatto e coinvolgimento.
Sarà l’incontro con il
pioniere e produttore nazionale di world music Paolo Dossena a portarlo a
fondare il nuovo movimento musicale: Le Officine Popolari Lucane.
Un movimento musicale tutto nuovo che apre i suoi orizzonti al Mediterraneo e
soprattutto alla collaborazione di grandi artisti di livello internazionale.
Nel 2016 il disco ” Officine Popolari Lucane” viene candidato al prestigioso
Premio Tenco- Sanremo, e molti critici musicali di livello internazionale
all’interno della giuria del premio Tenco hanno definito le ” Officine Popolari
Lucane” la nuova world music d’autore Italiana. Una vera magia in note,
insomma, che per una notte farà dimenticare monachicchi, masciare, lupi mannari
e morti parlanti. Poi, da venerdì 17 agosto, 
tutti muniti di abitino anti-jella, si torna a vivere il “Sogno di una
notte a quel paese”.
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