lunedì, 13 Maggio 2024

Cleo ha 24 anni, è una pittrice piuttosto spiantata approdata da Londra a New York e con un visto in scadenza quando incontra Frank, un pubblicitario di venti anni più grande. Si conoscono nell’ascensore di un grattacielo di Manhattan l’ultimo dell’anno, poco prima di mezzanotte, entrambi in fuga da una festa. Iniziano a parlare e, tra una banalità e l’altra si prendono le misure, si annusano, si piacciono. In realtà è Frank che rimane stregato da Cleo.

Sei mesi dopo convolano a nozze, circondati da persone sui generis, insofferenti alle convenzioni, dedite alla promiscuità – in tutti i sensi. Come Anders, migliore amico di Frank, “campione assoluto degli art director”; Zoe la sorella scapestrata di Frank, affetta da epilessia, in cerca di uno sugar daddy giusto per farsi mantenere; Quentin, omosessuale che avrebbe voluto sposare Cloe; Santiago, lo chef che ha cucinato al loro matrimonio; Eleanor, collega di Frank dalle battute (e non solo…) taglienti…

Leggere Cleopatra e Frankenstein (Einaudi, traduzione di Carla Palmieri) di Coco Mellors significa entrare un vortice di personaggi e relazioni invischiati in situazioni intriganti. E non è un caso che il romanzo – sospinto in cima alle classifiche del Regno Unito grazie a uno straordinario passaparola tra i lettori – sia in corso di traduzione in 10 Paesi e diventerà presto una serie tv prodotta dalla Warner Bros.

Dai cocci di un matrimonio che fin da subito si intuisce sbilanciato e pronto a sgretolarsi, prendono forma tante storie – relazioni – satellite.

“Che cos’è un matrimonio, pensò Cleo, se non un sogno privato che diventa pubblico, una fantasia sospesa tra due mondi come nel gioco della matassa? Eppure sposarsi non rientrava fra i suoi desideri. Se mai fantasticava su qualcosa, era la sua prima mostra personale: un giorno dedicato solo a lei. Ciò che la spaventava era che ultimamente le veniva più facile immaginare il vernissage che non i quadri appesi alle pareti. Forse anche lei era come quegli artisti che si preoccupano più di sentirsi tali che non di produrre arte? Era una paura così meschina, così ordinaria, che non ne aveva mai parlato con nessuno; nemmeno con Frank.”

Secondo Nathan Englander “Cleopatra e Frankenstein è una miscela di cose riuscitissime: un inno ai legami sentimentali, un debutto indimenticabile e un libro tenero e dolorosissimo”.

Di Cleo scopriremo un ingombrante dramma familiare (“Per molti anni aveva fatto di tutto per non lasciarsi definire da ciò che sua madre aveva fatto, per cercare di essere intera, felice e leggera. E adesso era stata lei a rovinare ogni cosa”), da Frank saremo colpiti per un inaspettato colpo di scena mentre dagli altri personaggi – nessuno secondario, per ciascuno di loro ci sono momenti di protagonismo – rimarremo rapiti per il ventaglio di opportunità che non si lasciano mai sfuggire.

I dialoghi, brillanti e coinvolgenti, la fanno da padrone in un romanzo sulle fibrillazioni dell’amore, su tutte quelle relazioni imperfette nate da serate inaspettatamente perfette sullo sfondo di una New York  sfrenata, eccessiva, meravigliosa, irraggiungibile. Coco Mellors è inglese, ha studiato scrittura creativa alla New York University e vive a Los Angeles. 

Rossella Montemurro

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