venerdì, 17 Maggio 2024

Tutta la forza di una mamma, lo spirito combattivo e il coraggio smisurato in “Luca e Davide. Quel filo che lega la terra al cielo” di Elvira Bianco. Il libro è stato presentato a Matera nella Biblioteca di quartiere Lanera

"Chiesi a me stessa l’ennesima prova: mi imposi di essere in grado di non far percepire a nessuno di loro l’idea di quella disperazione naturale che mi aveva assalita e pensai che avrei dovuto, al contrario, mostrarmi come i miei figli mi avevano insegnato: sorridente...

Dagbladet (Norvegia) ha definito Lina Bengtsdotter «la nuova regina del romanzo poliziesco svedese». Il suo Annabelle (DeAPlaneta) è stato un folgorante esordio da oltre 100.000 copie solamente in patria: è un thriller dall’anima autenticamente scandinava, con al centro una protagonista difficile da dimenticare. Un romanzo che ha stregato lettori e critica, in corso di traduzione in 20 paesi, finalista del premio al Miglior Romanzo dell’anno in Svezia e premiato come Miglior Esordio dell’anno dalla giuria del Crimetime Specsaver Award.

Avere diciassette anni. Rubare il vestito celeste alla mamma per andare a una festa. E poi, sparire nel nulla. Annabelle svanisce così, senza un motivo e in apparenza senza lasciare traccia. La famiglia, gli amici, i vicini: nessuno nella piccola comunità di Gullspång, sprofondata tra le fitte foreste di Svezia, sembra in grado di fornire elementi su quanto accaduto quel venerdì notte. Al padre, che invano esce a cercarla per la campagna, e alla madre, consumata dall’angoscia e dal senso di colpa, non resta che affidarsi agli agenti della Polizia Criminale che da Stoccolma giungono a prendere in mano le indagini. Per l’agente Charline Lager – per tutti Charlie –, però, scoprire chi era Annabelle e cosa le è successo non significa solo affrontare un caso tra i più delicati e complessi di sempre. Perché un passato come il suo non si cancella. E perché Gullspång – le casette uguali, le acque fredde del lago, l’emporio abbandonato e i segreti che nasconde – non è un posto qualunque, ma il suo posto, quello che si porta scolpito dentro e dal quale fuggire è semplicemente impossibile.

Lina Bengtsdotter è cresciuta a Gullspång e, dopo aver vissuto nel Regno Unito e in Italia, attualmente risiede a Stoccolma con il marito e i tre figli.
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