giovedì, 5 Dicembre 2024

La dottoressa Laurentaci, medico fisiatra e direttrice dell’UOSD Percorsi Riabilitativi e Protesica ASM dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, è la nuova presidente nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico  

La dottoressa Titti Laurentaci, medico fisiatra e direttrice dell’UOSD Percorsi Riabilitativi e Protesica ASM dell'ospedale "Madonna delle Grazie" di Matera, è la nuova presidente nazionale dell’Associazione Italiana Donne Medico – AIDM. Tra gli scopi dell'AIDM –...

C’è un ponte realizzato
da Riccardo Morandi anche in Basilicata: è il viadotto “Carpineto I”
sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano e costruito tra il 1971 e il 1974.

È un rettilineo di 241,8
metri, con due corsie parallele, separate ed indipendenti, ciascuna di 9 metri
e mezzo di larghezza. Cinque anni fa, a causa di alcuni problemi di cedimento,
l’Anas commissionò un’indagine ad un team di ingegneri. Sono in corso lavori
nell’ambito di un programma da 53 milioni di euro di ripristino dei viadotti sull’asse
viario.

Il ponte lucano fa parte
dei tanti giganti in cemento armato, nati negli anni ’60, che ormai rischiano
di essere vecchi, troppo vecchi per il traffico anche di merci sempre più
sostenuto. Adesso saranno sorvegliati speciali. Il ministro Toninelli promette
soldi “per applicare a tanti di questi viadotti dei sensori tecnici che ci
daranno lo stato dell’arte e ci permetteranno di prevenire”. Salvini parla
della necessità di “un’enorme radiografia delle opere pubbliche e un’enorme
spesa. Bisogna prevenire: penso anche agli argini dei fiumi e alle zone
franose”.

Intanto, a Genova
continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi.
E si fa sempre più rovente la polemica sulle responsabilità, con la società
Autostrade per l’Italia (gruppo Benetton) che si difende. Il governo proclamerà
il lutto nazionale e la Regione Liguria ha chiesto il riconoscimento dello
stato di emergenza nazionale.

E’ salito a 39 il numero
dei morti accertati, tre dei quali sono bambini. L’ultimo bilancio è del
Viminale, che cita dati della Prefettura di Genova. Tra le vittime ci sono
anche tre francesi. Si scava ancora per trovare i dispersi: nelle ultime ore
sono state estratte altre due persone che non sono state ancora identificate.
Restano 16 i feriti, di cui 12 in codice rosso.

“Non è stata una
fatalità, ma un errore umano” a provocare il crollo del ponte a Genova. E’
la convinzione del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che oggi ha
compiuto un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo
per disastro colposo e omicidio plurimo, mentre un’altra inchiesta è stata
aperta dal ministero delle Infrastrutture.
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