lunedì, 6 Maggio 2024

Fucina Madre 2024, Nicoletti: “Un’edizione da ricordare”

Circa 4 mila e 500 persone hanno ammirato le opere dei 44 artigiani lucani che dal primo al 5 maggio hanno esposto le loro opere negli ambienti de Le Monacelle, in via Riscatto a Matera, nell’ambito della terza edizione di Fucina Madre, voluta e organizzata da Apt e...

Tutti in piazza Vittorio Veneto a Matera per ribadire il no alla guerra. In tanti hanno partecipato all’iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil, un presidio colorato e variegato, composto da studenti, rappresentanti politici e associazioni.

Presenti il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il sindaco Domenico Bennardi e alcuni sindaci del Materano (c’erano i primi cittadini di Irsina, Colobraro (anche in rappresentanza dell’ANCI) e Pisticci e i vicesindaci di Pomarico, Grassano e Miglionico.
Ferma la condanna nei confronti dell’aggressione militare russa e solidarietà all’Ucraina, eloquente uno dei cartelloni dei manifestanti: “Dalla storia impariamo che non impariamo dalla storia”.

Il messaggio, forte, è lo stop immediato delle ostilità e la protezione umanitaria dei civili: “Le sconvolgenti notizie sul drammatico peggioramento della situazione in Ucraina, con i bombardamenti sulla capitale Kiev che avrebbero causato già la morte e il ferimento di centinaia di persone, ci inducono a mobilitarci immediatamente a sostegno delle ragioni della pace. – si legge nell’appello delle organizzazioni sindacali – Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbono essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale. L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia.

Urgente l’attivazione di tutti i canali della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU affinchè “Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di Pace” perché in gioco sono la vita, il benessere di milioni di persone con esiti, peraltro, imprevedibili per la pace mondiale.

Si lavori per tornare ai tavoli diplomatici e promuovere altre vie di risoluzione dei conflitti riaffermando i valori del dialogo, ripartendo dall’applicazione degli accordi di Minsk, e nel rispetto degli accordi di Helsinki, ribadendo il principio dell’inviolabilità delle frontiere e rifiutando ogni tipo di intervento miliare”.

Anche i potentini sono scesi in piazza nel capoluogo.

“Alla luce della spirale di violenza che sta investendo il territorio ucraino, esprimo solidarietà incondizionata al popolo e ferma condanna contro un attacco feroce e ingiustificato”, queste le parole dl presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha aggiunto: “La guerra in Europa sta duramente colpendo la popolazione ucraina poiché, come sempre, a pagarne le conseguenze sono i civili e gli indifesi. Tuttavia il conflitto determinerà ricadute anche sui nostri territori, già pesantemente provati da due anni di pandemia e dall’innalzamento delle bollette. Auspichiamo in un imminente ritorno al dialogo così da scongiurare altre perdite umane e nefaste ricadute sul tessuto socioeconomico”.

Il Presidente ha poi rivolto un messaggio alla comunità ucraina presente sul territorio lucano: “Per i cittadini ucraini che vivono in Basilicata – ha assicurato Bardi – la Regione metterà a disposizione tutti gli strumenti utili a favorire la comunicazione con i propri congiunti in Ucraina e si attiverà per sostenere qualsiasi forma di relazione e di collegamento con i propri cari. La Regione Basilicata è pronta ad assicurare accoglienza e protezione ai civili in fuga dalla guerra”.

Mercoledì, 2 marzo in piazza Vittorio Veneto a Matera dalle 10 alle 12 il Comune promuoverà un sit-in coinvolgendo le scuole.

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