domenica, 19 Maggio 2024

Ha preso il via a Potenza nel Palazzo della cultura, la fase conclusiva del progetto europeo “Youth Led Local Development”. Presenti quaranta giovani, provenienti da Irlanda, Italia Portogallo e Romania, ospiti di Ascae, l’associazione per il sociale, la cultura e l’ambiente, partner del progetto, che fino all’8 settembre, saranno a Potenza per collaborare nell’ambito di un’attività di mobilità transnazionale targata “Erasmus+. “Nel corso del programma di mobilità i giovani saranno chiamati a completare un programma di formazione sui temi dello sviluppo locale – ha evidenziato Nicola Vita, presidente Ascae – e a collaborare nella creazione di un policy paper che sarà consegnato alle istituzioni territoriali affinché possano meglio coinvolgere le giovani comunità nei processi decisionali”. Ad aprire i lavori del meeting, il sindaco del capoluogo di regione, Mario Guarente, che ha sottolineato quanto sia “fondamentale instaurare relazioni non solo politiche ma anche e soprattutto culturali con Paesi diversi dal nostro al fine di assorbire quanto più possibile le loro buone pratiche in materia di sviluppo locale. L’amministrazione comunale – ha aggiunto il primo cittadino – si è messa in gioco per coinvolgere, per attirare i giovani ad essere cittadini attivi e partecipativi della città attraverso 2 candidature: Potenza città europea dello sport e Potenza città dei giovani 2024, due occasioni per mettersi in gioco e per dare valore e risalto alla propria città”. Puntare in alto, guardare all’Europa, ma rimanere sempre con uno sguardo alle proprie radici, alla propria terra, è, invece, l’invito lanciato dall’assessore regionale alle Politiche Agricole, Alessandro Galella. “Il futuro è rurale, è frutto della coltivazione di tradizioni, storie e usanze del passato – ha rimarcato – che devono essere la guida da cui i giovani ragazzi devono partire per vivere e costruirsi un futuro migliore, ricco di opportunità e possibilità sulle tracce del passato”. La mattinata è poi proseguita con una presentazione del progetto da parte del lead partner, Ballyhoura Development Clg – Irlanda, che ha illustrato i principali obiettivi del progetto Youth Led Local Development, il cui team ha progettato e sviluppato materiali di formazione e un kit di strumenti per sostenere la partecipazione dei giovani alle attività di sviluppo locale guidato dalla comunità nei 4 Paesi partner. Gli approcci per coinvolgere i giovani e i gruppi comunitari nelle attività sono stati finora presentati sotto forma di materiali didattici e piani di workshop che saranno progettati per affrontare i problemi e le pratiche identificate che impediscono la partecipazione dei giovani. I risultati del progetto saranno utilizzati per elaborare consigli che possano costituire la base delle future politiche in relazione al settore comunitario e del volontariato, a livello nazionale nei 4 Paesi partecipanti e a livello internazionale nell’UE. Un ruolo importante nel progetto è quello svolto dal Gal “Percorsi”, ossia l’ente attuatore dell’Iniziativa Leader dell’UE. “La nostra missione è quella di promuovere e attuare programmi di sviluppo rurale – ha spiegato la presidente, Caterina Salvia – e comunitario inclusivi che migliorino la vita delle persone, rivitalizzino le comunità, sostengano lo sviluppo delle imprese e mantengano il patrimonio naturale ed edilizio in tutti i suoi comuni”. Il ruolo dei giovani nelle strategie di sviluppo locale partecipativo nelle aree rurali e costiere è fondamentale per salvaguardare quei servizi locali che potrebbero essere a rischio di chiusura e soprattutto affinchè i giovani possano essere un tramite con le autorità per soddisfare le esigenze di tutta la popolazione locale. Maria Assunta D’Oronzio, responsabile della sede Crea PB della Basilicata, ha invece dato il proprio contributo rispetto alle aree rurali costiere e al ruolo dei giovani nelle strategie di sviluppo locale partecipativo delle aree costiere. In chiusura di giornata ha dato la propria testimonianza sui giovani e sulla città di Potenza, Antonio Candela, coordinatore del comitato verso “Potenza capitale italiana dei giovani 2024”. “La principale sfida – ha detto Candela – è coinvolgere i giovani a discutere, insieme, faccia a faccia e non sui social di quali siano le reali necessità, i bisogni, gli ostacoli che incontrano a vivere in una città come Potenza”. Candela ha, infine,  mostrato i primi passi fatti per la candidatura verso “Potenza capitale italiana dei giovani”, tra cui gli open space lab che hanno visto una grande partecipazione di giovani dai 14 ai 30 anni che si sono messi in gioco per un futuro migliore della città.

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