Si è svolta oggi la seduta di laurea nella sede dell’Azienda Sanitaria Locale per i ragazzi della facoltà di Infermieristica dell’Università di Foggia, polo formativo di Matera. Nella sessione odierna si sono laureati 8 nuovi infermieri professionali che, a breve, si...
Nessuno di noi sa cosa succederà con l’apertura della fase due, tanti sono i dubbi e le incertezze ai diversi livelli della società civile e politica, italiana ed europea. Come tutti sappiamo, la situazione economica italiana è in ginocchio a causa della chiusura prolungata di quasi due mesi di fabbriche, piccole e medie imprese e di quasi tutti gli esercizi commerciali; la povertà è aumentata e le richieste di aiuto provengono da tutte le parti sociali.Ebbene: in questo scenario quasi apocalittico, e non ancora certi di aver superato la fase dei contagi di un virus che ancora incombe e minaccia, sembra che in Italia ci sia ancora voglia di giocare… Infatti, una delle prime attività a riprendere il 4 maggio è stata proprio quella dei giochi del Lotto, del Superenalotto e 10 e Lotto che andranno ad affiancarsi al gioco Super Star, EuroJacKpot e Gratta e Vinci varia. Lunedì 11 maggio, infine, riprenderà a funzionare anche il mondo delle scommesse sportive e su eventi non sportivi e simulati: tutto questo naturalmente si svolgerà con l’obbligo del rispetto delle misure di sicurezza sanitaria nelle tabaccherie e ricevitorie per le quali resta il divieto di accendere i monitor che normalmente riportano i numeri vincenti; questo per evitare assembramenti di persone, problema che, infatti, aveva portato allo stop di questi giochi lo scorso mese a seguito dell’emergenza coronavirus. Restano ferme per il momento le slot machine. Questo è quanto ha comunicato in una nota ufficiale l’Agenzia per le dogane e i Monopoli. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quanto il cosiddetto gioco d’azzardo sia diventato un’emergenza sociale che ha raggiunto in maniera trasversale tutti i ceti sociali e le fasce d’età, dagli adolescenti fino ai pensionati. Basti pensare che nel 2019 in Italia sono stati spesi nel gioco 110 milliardi e 447 milioni di euro. Oggi, rispetto al passato, sono cambiate le motivazioni e le modalità, tutti possono giocare, vanno per la maggiore i giochi dalla vincita immediata come i gratta e vinci e i giochi on line. E’ soprattutto in tempi di crisi economica che prende piede l’illusione di poter vincere “facile” e cambiare vita col gioco d’azzardo, un settore che lo stato invece di limitare ha contribuito a promuovere. Il dilagare di questa viziosa pratica ha infatti portato molte persone a cadere nella dipendenza da gioco, ovvero ad ammalarsi di un disturbo compulsivo complesso che distrugge la vita di coloro che, inconsapevolmente, entrano in un tunnel dal quale è molto difficile uscire. Questa patologia detta addiction è una dipendenza da comportamento invece che da sostanza ma, al pari di questa, distrugge la vita di uomini e donne che investono tutte le proprie energie economiche e vitali nel gioco fino a trascurare il lavoro, la famiglia, gli affetti, fino anche a indebitarsi, ricorrendo non da ultimo a prestiti usurari. La cosiddetta gambling addiction rischia di diventare un’emergenza sociale anche fra giovani e giovanissimi. Purtroppo, in periodi di crisi economica cresce anche il gioco d’azzardo; in altre parole, il gioco d’azzardo funzionerebbe come una sorta di “termometro” della crisi economica e finanziaria di un paese: ad un aumento della crisi di fatto corrisponderebbe, accanto ad un decremento dei consumi, un aumento del denaro speso per giocare. Quella fra gioco d’azzardo e crisi economica è una correlazione apparentemente paradossale che tuttavia trova la sua logica nelle modalità con le quali sono gestite le difficoltà finanziarie e la gestione del denaro da parte delle persone, da un lato, e, dall’altro, nelle soluzioni offerte dallo Stato che, pur in tempi di recessione, regolamenta e pubblicizza il gioco d’azzardo, quasi come rimedio alla crisi stessa!Per questo, dichiara la presidente dell’Associazione Antiusura “Sviluppo e Legalità” di Matera , l’avv. Angela Franchini: “Appare una follia, in uno scenario caratterizzato da calo della produzione, disoccupazione e contrazione degli investimenti, riaprire i giochi di massa, soprattutto i più diffusi (quali Lotto, SuperEnalotto e simili), nei quali il popolo intravede una speranza invero disperata!Si pensi piuttosto a rispondere al grido di aiuto di tutte quelle famiglie che sono sovraindebitate e non hanno nemmeno il necessario per fare la spesa e provvedere al necessario , magari reinvestendo una buona parte di quei 110 miliardi e 447 milioni di euro per sopperire ai loro bisogni elementari, piuttosto che incentivare al gioco e a indebitarsi.”