martedì, 16 Aprile 2024

Rissa a Bernalda, otto persone denunciate dai Carabinieri

Al termine dei preliminari accertamenti di rito, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pisticci hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Matera, per il reato di rissa...


Nessuno di noi sa cosa succederà con l’apertura della fase due, tanti sono i dubbi e le  incertezze ai  diversi livelli della società civile e politica, italiana ed europea. Come tutti sappiamo,  la situazione economica italiana è in ginocchio a causa della chiusura prolungata di quasi due mesi di fabbriche, piccole e medie imprese e di quasi tutti gli esercizi commerciali; la povertà è aumentata e le richieste di aiuto provengono da tutte le parti sociali.Ebbene:  in questo scenario quasi apocalittico, e non ancora certi di aver superato la fase dei contagi di un virus che ancora incombe e minaccia,  sembra che in Italia ci sia ancora voglia di giocare… Infatti, una delle  prime attività a riprendere il 4 maggio è stata proprio quella  dei giochi del Lotto, del Superenalotto e 10 e Lotto che andranno ad affiancarsi al gioco Super Star, EuroJacKpot e Gratta e Vinci varia. Lunedì 11 maggio, infine,  riprenderà a funzionare anche il mondo delle scommesse sportive e su eventi non sportivi e simulati: tutto questo naturalmente si svolgerà con l’obbligo del rispetto delle misure di sicurezza sanitaria nelle tabaccherie e ricevitorie per le quali resta  il divieto di accendere i monitor che normalmente riportano i numeri vincenti;  questo per evitare assembramenti di persone, problema che, infatti, aveva  portato allo stop di questi giochi lo scorso mese a seguito dell’emergenza coronavirus. Restano ferme per il momento le slot machine. Questo è quanto ha comunicato in una nota ufficiale l’Agenzia per le dogane e i Monopoli. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quanto  il cosiddetto gioco d’azzardo sia diventato un’emergenza sociale che ha raggiunto  in maniera trasversale tutti i ceti sociali e le fasce d’età, dagli adolescenti fino ai pensionati. Basti pensare che nel 2019 in Italia sono stati spesi nel gioco 110  milliardi e 447 milioni di euro. Oggi, rispetto al passato, sono cambiate le motivazioni e le modalità, tutti possono giocare, vanno per la maggiore i giochi dalla vincita immediata come i gratta e vinci e i giochi on line. E’ soprattutto in tempi di crisi economica che prende piede l’illusione di poter vincere “facile” e cambiare vita col gioco d’azzardo, un settore che lo stato invece di limitare ha contribuito a promuovere. Il dilagare di questa viziosa pratica ha infatti  portato molte persone a cadere nella dipendenza da gioco, ovvero ad ammalarsi di un disturbo compulsivo complesso che distrugge la vita di coloro che, inconsapevolmente, entrano in un tunnel dal quale è molto difficile uscire. Questa patologia detta addiction è una dipendenza da comportamento invece che da sostanza ma,  al pari di questa, distrugge la vita di uomini e donne che investono tutte le proprie energie economiche e vitali nel gioco fino a trascurare il lavoro, la famiglia, gli affetti, fino anche a indebitarsi, ricorrendo non da ultimo a prestiti usurari. La cosiddetta gambling addiction rischia di diventare  un’emergenza sociale anche fra giovani e giovanissimi. Purtroppo,  in periodi di crisi economica cresce  anche il gioco d’azzardo; in altre parole,  il gioco d’azzardo funzionerebbe come una sorta di “termometro” della crisi economica e finanziaria di un paese: ad un aumento della crisi di fatto corrisponderebbe, accanto ad un decremento dei consumi, un aumento del denaro speso per giocare. Quella fra gioco d’azzardo e crisi economica è una correlazione apparentemente paradossale che tuttavia trova la sua logica nelle modalità con le quali sono  gestite le difficoltà finanziarie  e la gestione del denaro da parte delle persone, da un lato, e, dall’altro,  nelle  soluzioni  offerte  dallo Stato  che, pur  in tempi di recessione, regolamenta e pubblicizza il gioco d’azzardo, quasi come  rimedio   alla crisi  stessa!Per questo, dichiara la presidente dell’Associazione Antiusura “Sviluppo e Legalità” di Matera , l’avv. Angela Franchini: “Appare una follia,  in uno scenario caratterizzato da calo della produzione, disoccupazione e contrazione  degli investimenti, riaprire i   giochi di massa, soprattutto  i più diffusi  (quali  Lotto,  SuperEnalotto e simili), nei  quali  il popolo  intravede una  speranza invero disperata!Si pensi piuttosto a rispondere al grido di aiuto di tutte quelle famiglie che sono sovraindebitate e non hanno nemmeno il necessario per fare la spesa e provvedere al necessario , magari reinvestendo una buona parte di quei 110 miliardi e 447 milioni di euro per sopperire  ai  loro  bisogni  elementari, piuttosto che incentivare al gioco e a  indebitarsi.”

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap