Riceviamo e pubblichiamo da Michele Martulli (Fiavet Campania Basilicata), Guido Galante (Associazione B&B Matera), Tommaso Mariani (Cam Consorzio Albergatori Matera) e Piero Colapietro (CNA turismo e commercio): Ci siamo fermati a gennaio quando è stato fatto...
Il kakebo è il “libro dei conti di casa” giapponese, usato per tenere in ordine e sotto controllo – in modo semplice ed efficace – la propria contabilità personale o familiare, che abbiamo imparato ad apprezzare in Italia. Ma “L’Eco kakebo”, il quaderno dei conti di casa pubblicato da Altreconomia è differente da tutti gli altri: non è solo un libro-mastro dove inserire guadagni e spese o dove annotare i risparmi conseguiti ma è anche uno strumento per cambiare i propri consumi, e il proprio stile di vita.
L’Eco kakebo è semplice da compilare, elegante e colorato: le immagini sono realizzate dall’illustratore Francesco Poroli. Ma soprattutto è strutturato in modo da aiutare chi lo compila non solo a risparmiare ma a riflettere sulle proprie abitudini di acquisto e di vita e scegliere consumi più sobri ed ecologici, ridurre gli sprechi, adottare soluzioni sostenibili nella vita quotidiana, “risparmiando” non solo denaro ma anche l’acqua, l’aria, le risorse naturali, il paesaggio, il tempo.
I 12 mesi dell’anno sono aperti da altrettanti brevi consigli di alcuni dei maggiori esperti e rappresentanti dell’economia sociale e solidali. Il “quaderno” offre un quadro delle alternative ecologiche e solidali alle nostre abitudini di consumo e decine di consigli su come ridurre la propria impronta ecologica, in tema di cibo, energia, mobilità, salute, finanza, turismo e altro ancora. Un vero e proprio switch, un passaggio dai consumi “convenzionali” ai stili di vita buoni per l’ambiente, per gli altri e per noi stessi.
Il valore aggiunto dell’Eco kakebo:
› se oggi è facile perdere il controllo delle proprie spese, non solo del flusso entrate-uscite, ma anche della qualità delle merci e del loro significato, pratico ed etico, questo “quaderno dei conti di casa” aiuta a fermarsi un attimo e a riflettere sui propri consumi e a cambiarli in senso ecologico e solidale;
› in un’epoca sempre più “virtuale”, che esige connettività e dove si fanno acquisti con strumenti tecnologici, l’Eco kakebo è un oggetto bello e materico, dove ritrovare il piacere della scrittura manuale;
› l’Eco kakebo è anche un esercizio Zen – da fare da soli o insieme ai propri cari – che può rappresentare un momento di “autodisciplina”, un rito piacevole che aiuta a mettere ordine nei conti e darsi il tempo e il respiro per riflettere sulla gestione dei propri soldi;
› il quaderno è “perpetuo”, cioè si può iniziare in qualsiasi mese dell’anno.
Un estratto daiconsigli utili a chi usa un kakebo per la prima volta: sono piccole forme di risparmio, che possono incidere in modo importante sul budget familiare.
›sostituite l’automobile di proprietà con bicicletta, mezzi pubblici, bike sharing, car sharing;
›scegliete di portare al lavoro da casa un pranzo sano in un contenitore ermetico;
›preferite nella spesa solo prodotti freschi, stagionali e locali (possibilmente biologici);
›prima di comprare qualsiasi prodotto leggete l’etichetta e chiedetevi se vi serve davvero;
›non comprate prodotti a obsolescenza programmata, solo perché vanno di moda;
›bevete acqua di rubinetto, è quasi gratis e – salvo eccezioni – molto controllata
›portate sempre con voi una sporta di stoffa capiente e resistente e dite il vostro “no grazie” a qualsiasi altro sacchetto, anche se riciclabile;
› spegnete sempre le luci inutili ed eliminate gli stand by;
› provate l’autoproduzione: fa risparmiare ed è una soddisfazione personale;
› un consiglio finale: sperimentate una prassi per volta.
Come si usa l’Eco kakebo?
È molto semplice. Nella prima pagina del mese gli spazi sono riservati all’inserimento delle proprie entrate e uscite fisse. Qui si segna anche il risparmio auspicato all’inizio del mese. Nelle pagine settimanali c’è lo spazio per inserire i vostri acquisti e spese di ogni giorno, divisi tra Spese essenziali, Cultura e tempo libero, I piaceri della vita e gli imprevisti. Nelle pagine finali, a fine mese, si “tirano le somme” e si scopre qual è il “saldo” delle singole categorie, quello totale e se – nelle spese quotidiane – abbiamo risparmiato.
Il consuntivo annuale fa parte delle “pagine da meditazione”.
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