"La prima immagine di lei è una grande provocazione per il lettore e un grande servizio per la coscienza del lettore stesso. È una lettura psicagogica, è una di quelle cose che provocano andando a sviluppare la propria anima, ci consentono di aprire uno spiraglio...
Undicesimo romanzo per lo scrittore e poeta Vito Ariadono Coviello. Si tratta di “Paolo e Anneshca”, la storia di un grande amore, il resoconto dell’amore travagliato di Paolo Monteforte, ex poliziotto, diventato cieco per un grave incidente stradale, per Anneshca Grilco, infermiera, sua badante.
Coviello, nato a Sarnelli, Avigliano (PZ), nato il 4 novembre 1954, è residente a Matera dalla nascita, dove si è sposato felicemente ed ha una figlia. È diventato cieco totale venti anni fa per un glaucoma cortisonico, solo negli ultimi anni ha cominciato a scrivere libri, poesie e romanzi e a condividerli e a regalarli. Ha portato i suoi libri in ospedali, nelle carceri e nelle associazioni. Ha pubblicato tramite attraverso l’ACIIL onlus (Associazione Ciechi, Ipovedenti ed Invalidi Civili) di Potenza il primo libro nel 2017 “Sentieri dell’anima”. Subito dopo “Dialoghi con l’angelo”, “Sofia, raggio di sole”, “Donne nel buio”, quinto “Il treno: racconti e poesie”, “Il racconto del piccolo ospedale dei bimbi”, settimo “Poi…sia: un amore senza fine”, “Dieci racconti per Sammy”, “Victor, Debby ed il sogno”, “Da quel balcone dei miei ricordi: Matera”.
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