venerdì, 19 Aprile 2024

Si chiude con un ringraziamento alle Madri e alle Nonne di plaza de Mayo “per il coraggio e la tenacia dimostrate e per la loro opera instancabile di trasmissione dei fatti qui narrati” il profondo Volver (Giunti) di Silena Santoni. Nel romanzo, ambientato nell’Argentina del 1977 nel vivo di una dittatura sanguinaria, Martina è il trait d’union tra sei personaggi, tutti in qualche modo legati a lei e, di rimando, tra loro – non è un caso il “ritorno” del titolo.

Improvvisamente Martina (studentessa di giurisprudenza, una vita agiata e senza scossoni fino al momento in cui una serie di eventi drammatici ne travolge l’esistenza) scompare. Di lei nessuno sa più niente, né i genitori che la cercano disperatamente, né il fidanzato, né gli amici e i compagni di Università, né il console a cui aveva chiesto aiuto. 

Lei era il filo rosso che univa Alejandro, uno studente che abbraccia la lotta clandestina ed è costretto a fuggire dopo l’arresto del suo amico e compagno di lotte Felipe; Franca, sua madre; il console Campolmi, che prova a sfidare il regime e Juan Fernando, un tanghèro di strada assetato di vita. Con quest’ultimo Martina si lascia andare a un amore passionale, sfrontato e sfrenato salvo poi mollare tutto: sono le prime pagine di Volver, lei lo lascia senza dargli spiegazioni, buttando all’aria otto mesi intensi, un amore folle. Andando a ritroso, seguendo la linea narrativa del romanzo, si viene catapultati in ciò che in quegli otto mesi è accaduto, sempre sulle note del tango e sullo sfondo di una Buenos Aires che, personaggio essa stessa, assiste agli orrori che i militari perpetrano silenziosamente, contraddittoria e indecifrabile perfino per chi ci è nato e cresciuto. 

Volver è un intreccio di passioni mai sopite, imprevedibili coincidenze, sospetti mai confermati, fino allo sconvolgente, inatteso epilogo.

Impeccabile lo stile della Santoni, già apprezzato in altri successi editoriali (Una ragazza affidabile il suo romanzo d’esordio edito da Giunti nel 2018, è stato un successo di critica e pubblico, vendendo più di 20 mila copie).

L’autrice è nata e vive a Firenze. Per molti anni ha insegnato Lettere nelle scuole medie e superiori. Ha frequentato una scuola triennale di recitazione e un corso annuale di sceneggiatura teatrale e scrive brani e adattamenti teatrali per la compagnia Katapult nella quale recita. Nel 2020 ha pubblicato Piccola città.

Rossella Montemurro

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